La polemica prende il via dal drammatico fatto di cronaca dei giorni scorsi, quando un uomo ha sequestrato un bus pieno di studenti e solo grazie al coraggio di alcuni di loro e all'intervento delle forze dell'ordine si è evitata la strage. Il ragazzo in questione, Ramy, di origini egiziane, potrebbe ricevere la cittadinanza italiana in virtù del proprio coraggio, ma il giovane ha chiesto che venga estesa anche a tutti i suoi fratelli e compagni di genitori stranieri ma, come lui, nati in Italia. Proprio questo ha scatenato la quasi sprezzante risposta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha commentato: "Quando Ramy si farà eleggere in Parlamento, cambierà la legge". Parole che hanno riempito di indignazione l'opposizione, che ha stigmatizzato il fatto che un ministro se la prendesse con un ragazzino. A rispondere è stato anche il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Io non voglio mettere il cappello su questi fatti, come fanno in tanti, perché i temi sono complessi. Certo la battuta di Salvini 'fatti eleggere' mi sembra una risposta che non ha senso. È un modo per sfuggire al dibattito".  Poi ha continuato: "Adesso si riattiverà il dibattito sullo ius soli - ha aggiunto - che è una questione significativa. Giusto che ne parli il Parlamento, quindi io voglio evitare di cavarmela con delle battute, ma certamente c'è un tema di tanti ragazzi che sono nati in Italia e vivono la nostra cultura".