Qualcosa di inedito e forse incredibile sta succedendo, una ragazza svedese di soli 16 anni sta letteralmente trascinando le giovani generazioni di tutto il mondo alla protesta contro i governi e le loro politiche che determinano i cambiamenti climatici. https://youtu.be/4zBF9EttoVk Greta Thumberg ha iniziato due anni fa, una presenza solitaria davanti al parlamento di Stoccolma per sensibilizzare e denunciare,  fino ad arrivare alla giornata del 15 marzo, il Global Strike, quando le piazze di 123 paesi si sono riempite di giovanissimi armati di una nuova consapevolezza: abbiamo poco tempo per invertire la tendenza e preservare il futuro. Giovani e giovanissimi in tutta Europa si sono mobilitati dando seguito ad iniziative cominciate nei mesi scorsi. Ma in prima linea ci sono anche gli  Stati Uniti dove sono stati registrati almeno 54 iniziative pubbliche, poi l’Australia con 51. Significativo il grado di mobilitazione in America Latina,(Messico , Brasile, Argentina e Cile, le nazioni più coinvolte). Anche in Asia gli studenti sono scesi in piazza a partire dal'India passando per il Giappone, la Cina, Corea del sud e Nepal. In ambito Ue l’adesione al Friday for future è stata massiccia, mentre Greta Thumberg si trovava davanti al Parlamento svedese, Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Spagna e Portogallo, hanno messo in piedi diverse forme di protesta. Proprio l’Italia (235 le iniziative segnalate) è stato il paese che più ha raccolto l’appello di Greta. Gli studenti hanno dato luogo a manifestazioni come non se ne vedevano da tempo, Milano ha visto, secondo gli organizzatori, almeno 100000 ragazzi scioperare e partecipare il corteo che ha percorso le vie del centro, un serpentone tanto grande da costringere la Questura a cambiare il percorso iniziale. A Roma invece i Fori Imperiali, fino a piazza Venezia, sono stati riempiti da una folla colorata con striscioni e cartelli. Tante le scolaresche, alcune accompagnate anche dai professori. La figura di Greta Thumberg era presente dovunque, un’icona nella quale riconoscersi a tutti i livelli, lo dimostrano alcune ragazze vestite come lei, cappellino e impermeabile. Notevoli anche le proteste a Torino, Firenze e Bologna. Lo sciopero per il clima dunque si è rivelato un successo planetario, le giovani generazioni, i cosiddetti “millenials” sono coloro, che più di ogni altra persona nel passato, stanno toccando con mano gli effetti del riscaldamento globale e del cambiamento climatico. Si tratta di capire ora quale sarà l’atteggiamento dei governi, se saranno disposti a mettere in discussione i modelli di sviluppo. I segnali non sono al momento incoraggianti come si vede dagli esiti degli accordi di Parigi e probabilmente l’esempio di Greta dovrà moltiplicarsi molto di più di quanto non accade ora.