Passa le parole è il leitmotiv della seconda edizione di “Feminism”, la Fiera dell’editoria delle donne che torna ad animare la città di Roma all’insegna della festa e del confronto tra culture e generi in occasione della Giornata Internazionale della donna.

Anche quest’anno è la Casa Internazionale della Donna ad ospitare la tre giorni che, in sintonia con lo sciopero femminista indetto per l’ 8 marzo, proseguirà fino a domenica 10 con un ricco programma di incontri e presentazioni anche per ribadire lo stato di agitazione permanente “La Casa Siamo Tutte”, la campagna di raccolta fondi per chiudere con il Comune di Roma il contenzioso che mette a rischio l’esistenza della Casa.

La manifestazione, con oltre 70 case editrici presenti, tre focus di dibattito e un centinaio di appuntamenti, si inaugura alle 14.00 di oggi con la partecipazione di tre madrine d’eccezione: la scrittrice Michela Murgia, la storica statunitense Max Dashu, attivista femminista e fondatrice nel 1970 dei Suppressed Histories Archives, e Vandana Shiva la teorica più nota dell’ecologia sociale, fisica quantistica ed economista militante ambientalista.

«Se soffia un forte vento di destra, misogino e illiberale, un vento altrettanto forte può contrastarlo: sarà una tempesta? Noi speriamo, contiamo, che sia femmina». Questo l’augurio di Anna Maria Crispino della rivista Leggendaria, tra le organizzatrici dell’evento insieme all’Associazione Archivia, la Casa Internazionale delle Donne, la collana “Sessismoerazzismo” di Ediesse e il sostegno di Iacobellieditore, ADEI ( Associazione degli Editori Indipendenti), e SIL ( Società Italiana delle Letterate).

A chiudere il programma di appuntamenti del week end sarà proprio la presentazione dell’ultimo numero di Leggendaria, intitolato significativamente “Ma che Rabbia” per porre l’attenzione su due fenomeni attuali in forte contraddizione tra loro: l’accrescersi della “furia maschile” nel discorso pubblico e nel dibattito politico, con il propagarsi soprattutto nel web del “linguaggio dell’odio”, a cui si contrappone la nascita di nuovi protagonismi femminili nella società e nella cultura globale.

«Questa volta vogliamo dirlo con molta chiarezza: siamo sotto attacco», ribadisce Crispino, che punta il dito contro i provvedimenti legislativi e le politiche sociali che minacciano oggi la condizione della donna nella società, attraverso l’attacco sistematico ai loro terreni di conquista: dalla Legge 194 alla Legge Merlin, dagli studi di genere al welfare. Secondo l’autrice infatti, il populismo e il sovranismo al potere, in Italia e nel resto del mondo, avrebbero sdoganato sentimenti di rancore e rivalsa maschile, a fronte degli spazi sempre più ampi di determinazione femminile attraverso la rappresentanza politica e la partecipazione civica.

Su questi e molti altri spunti di riflessione verteranno i tre “Focus” in programma alla Fiera, due dei quali curati dalla stessa Crispino.

Il primo coordinato da Maria Vittoria Vittori, è dedicato all’editoria dell’infanzia e dell’adolescenza: “Piccole ribelli crescono”, nella convinzione che soprattutto alle bambine di oggi e donne di domani dobbiamo “passare parole” ricche di esperienze e saperi. A seguire l’inaugurazione della mostra delle tavole illustrate dal libro Lei, Vivien Maier con Cinzia Ghigliano che spiega il rapporto tra testo e immagine.

Il secondo Focus è un’incursione nell’analisi dei linguaggi dove le parole e i generi si amalgamano felicemente: il fumetto, le serie Tv e la graphic novel. “Laboratori dell’immaginario” perché soprattutto attraverso i media più diffusi si formano opinioni, culture e costumi.

Il terzo Focus coordinato da Lidia Curti sarà dedicato all’“Afrofuturismo femminista” e indaga nell’immaginario narrativo, artistico o musicale i temi della differenza sessuale e di genere, della migrazione odierna e della devastazione del pianeta; con interventi di Maria Rosa Cutrufelli e Igiaba Scego e proiezioni di video artistici e clip afrofuturisti femministi e la cantante Karima 2G.