«Vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, ma nel senso semplicemente di poter assicurare una tutela vaccinale delle persone e soprattutto ai bambini - ha chiarito Di Maio -. Poi ognuno ha la sua opinione sui vaccini, voi conoscete la nostra». E a ruota il ministro Grillo: «i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. In discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione», ha precisato, tirandosi fuori da «polemiche strumentali». Salvini non si è fermato: «cè unalleanza Lega- M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati - ha dichiarato -. Al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi. Continueremo perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi». Ma non solo: Salvini ha definito coraggiosi, ringraziandoli, Antonietta Gatti e Stefano Montanari, coniugi e ricercatori paladini dei no- vax che sostengono la presenza di nanoparticelle pericolose nei vaccini. «Se mai si recuperasse la ragione e si lasciassero i vaccini a chi li vuole usare senza sottoporre gli altri a trattamenti sanitari rozzamente imposti con la violenza - ha commentato Montanari sulla sua pagina Facebook, prendendo di mira limmunologo Roberto Burioni -, ecco che qualcuno rischierebbe di perdere glintroiti di cui magari non saprebbe più fare a meno».La risposta di Burioni a Salvini non si è fatta attendere. «Dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi - ha replicato -. Sono gli stessi vaccini che vengono usati con identici tempi e identici modi in tutto il mondo. Sono i dieci vaccini che hanno salvato e salvano, in tutta sicurezza, milioni di vite. Vaccini che proteggono anche lei,i suoi figli e i suoi elettori, e pure tutti i cittadini italiani che lei ha il dovere di tutelare. Ministro Salvini, lei ha detto una cosa non rispondente al vero, perché quelli che riporto io sono fatti, suffragati da dati scientifici solidissimi.Quella che ha detto è una bugia, una bugia pericolosissima. E che a dirla sia chi ha la responsabilità della sicurezza del mio paese è una cosa che mi preoccupa molto». Poi, in un altro post, lo ha sfidato pubblicamente a indicare i vaccini assolutamente superflui e la bibliografia che supporta le sue affermazioni. «Se non lo farà ( e non potrà farlo) - ha aggiunto -, avremo la certezza che il ministero degli Interni ( che deve garantire la nostra sicurezza) è in mano a un signore che racconta pericolose bugie». Salvini, però, non ha mollato la presa. E chiarendo di aver vaccinato i propri figli, ha invitato Burioni a confrontarsi con medici che hanno opinioni diverse dalla sua. «Io ritengo che la salute dei bambini spetti alla mamma ed al papà - ha aggiunto - e quindi alcuni vaccini sono fondamentali; troppi vaccini rischiano di far male. Nessun bambino può essere escluso dalla scuola e dallasilo». Aggiungendo che «dal morbillo ci si deve salvare, altri vaccini mi sembrano assolutamente superflui».Sul tema è intervenuto anche lex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha definito gravi le dichiarazioni di Salvini. «Che sia il ministro dellInterno a dettare la linea sulla sanità è un fatto che non ha precedenti - ha dichiarato -. Aspetteremo di vedere quali sono le vaccinazioni utili. O si ascoltano scienza e autorità sanitarie o si lasciaspazio a fantomatici esperti che alla prova dei fatti si dimostrano dei ciarlatani». Le critiche a Salvini sono arrivate anche da buona parte della comunità scientifica, come il presidente della Società italiana di Pediatria, Alberto Villani, secondo cui i 10 vaccini sono «sicuri, efficaci e indispensabili» a garantire la protezione da malattie gravi, pericolose e potenzialmente mortali.Ma giovedì, poche ore prima della polemica, una delegazione dei freevax, guidata da Dario Miedico ( radiato dallordine dei medici perché sostiene, tra le altre cose, la relazione tra autismo e vaccino) e Franco Trinca, ha incontrato al Viminale il sottosegretario al ministero dellInterno, il grillino Luigi Gaetti e lex senatrice M5s Enza Blundo per discutere della profilassi vaccinica. Insomma, un mezzo passo falso di fronte alle dichiarazioni del ministro Grillo, secondo cui «è necessario vaccinarsi». Lunico dubbio è su «tempi e modi». E in serata arriva il passo indietro di Salvini: «Ringrazio il ministro Grillo, sua è la competenza sui vaccini, condivido il suo pensiero, a questo ci atterremo e al contratto di governo».