Berlusconi è pronto ad ospitarli nel gruppo di Forza Italia, mentre Renzi chiude le porte in faccia prima ancora di intavolare qualsiasi trattativa. Eppure, i futuri parlamentari eletti col M5S e già dichiarati fuori dal partito farebbero gola a tanti.

Per farsi un’idea di quanto ogni forza politica apprezzi “espulsi” e fuoriusciti” basta dare un’occhiata alle peregrinazioni parlamentari degli ex grillini nella scorsa legislatura. Su 163 eletti nel 2013, ben 40 sono stati messi alla porta o hanno abbandonato per divergenze politiche. Molti hanno ingrossato le fila del Misto, alcuni hanno tentato di formare nuove aggregazioni, altri ancora si sono accasati tra i partiti “tradizionali”. I più fortunati hanno trovato un posto in lista alle prossime elezioni.

CENTROSINISTRA

Dopo essere stata messa all’indice per mancata rendicontazione, Paola Pinna ci ha messo un po’ prima di definire il suo futuro: un giro nel Misto, poi con i montiani di Scelta civica, infine tra i banchi del Pd. Tanto vagare però non è stato inutile: adesso è candidata alla Camera in Sardegna, terza nel listino. Alessio Tacconi ha sposato la causa renziana dopo un anno di “lutto” ma ora sarà portabandiera dei dem all’estero, ripartizione Europa. Gessica Rostellato, nota per essersi rifiutata di stringere la mano a Rosy Bindi, verrà candidata in Veneto, anche se solo al quarto posto nel listino. Trova un piazzamento migliore Sebastiano Barbanti ( terzo), sfiduciato per “deviazioni- smo” dai vertici pentastellati. Caso a parte per Tommaso Currò, reo di aver chiesto un passo indietro a Grillo e Casaleggio dopo la disfatta alle Europee del 2014. «Miracolato della politica», fu la risposta secca con cui i coofondatori liquidarono la faccenda, spingendo il deputato verso le braccia di Renzi. Currò non è candidato ma è molto attivo nella campagna elettorale pro Gori in Lombardia. E sempre in Lombardia ritroviamo Luis Alberto Orellana, uno dei primi dissidenti liquidati via Blog. Ora il senatore ambisce ad un posto da consigliere regionale in una lista civica a sostegno dell’aspirante governatore dem. Fuori dal Pd, ma schierati con partiti alleati, troviamo l’onorevole Mara Mucci e la senatrice Alessandra Bencini ( concorrono per + Europa), mentre Fabiola Anitori è presente sia in Lazio che in Campania con Civica Popolare. Hanno scelto la sinistra antirenziana, invece, Fabrizio Bocchino ( candidato con Leu al Senato), Francesco Campanella e Lorenzo Bocchino.

CENTRODESTRA

Ma l’esodo grillino ha interessato anche il centrodestra. Forza Italia ha accolto Cristina De Pietro e Vincenza Labriola, quest’ultima candidata in ottima posizione in Puglia ( seconda nel listino). Walter Rizzetto, fuoriuscito quasi volontariamente dal M5S, sarà invece capolista a Trieste per Fratelli d’Italia e potrà giocare di squadra con Serenella Fuckisa, che ha trovato spazio con la “quarta gamba” di Noi per l’Italia. Infine Paola De Pin, che dopo una capatina tra i Verdi, ha scelto di sposare l’ultradestra di Forza Nuova.