Il 28 agosto inizierà il Grand Tour di Vienna Cammarota. Alle 6 di lunedì partirà da Karlovy Vary, capoluogo della Repubblica Ceca, per fare a piedi, prima donna al mondo, a 67 anni, il viaggio che lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe fece in calesse nel 1786, dando vita ad un Gran Tour che durò 2 anni, come avevano fatto altri giovani intellettuali dell’epoca. Saranno 2500 i chilometri percorsi, e la meta finale sarà Paestum, non lontano dal suo paese d’origine, Felitto. Attraverserà Monaco, Innsbruck, le Alpi bavaresi e quelle austriache - 23 i comuni in cui transiterà prima di giungere al confine italiano il 20 settembre. Poi inizierà la parte italiana dell’impresa, sino al sud del nostro Paese e porterà l’Europa nei luoghi dell’Italia centrale colpiti dal sisma.

Vienna Cammarota, salernitana, nata l’ 8 settembre del 1949, è una Guida ambientale escursionistica, coordinatrice delle Guide Aigae Campania. Vienna attraversò il Madagascar in kayak nel 2004, la Patagonia nel 2006, l’Amazzonia nel 2011, il Nepal e Tibet a piedi nel 2015, Israele e Palestina a piedi nel 2014 e ben 230 Km dal Cilento al Gargano in Italia nel 2016. Ecco dunque la nuova impresa con cui “sfiderà” 231 anni dopo lo scrittore e drammaturgo tedesco. Goethe attraversò, infatti, la Boemia, la Baviera, parte dell’Austria, arrivò a Trento, a Torbole sul Lago di Garda, poi Verona, Padova con la visita all’Orto Botanico, Vicenza dove vide le opere del Palladio e del Tiepolo, vide Venezia, Ferrara, Cento, Bologna con la Santa Cecilia di Raffaello e la visita alla Torre degli Asinelli ed ancora Firenze, Roma, dove soggiornò a lungo nella dimora di Via del Corso che oggi è sede del Museo, Napoli dove incontrò Gaetano Filangieri, Pompei, Torre Annunziata, Caserta, Portici, Ercolano, Sorrento, Paestum. Goethe concluse il viaggio in Sicilia ma ha raccontato anche l’Umbria e l’Abruzzo. In Abruzzo Vienna incontrerà le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto dell’anno scorso. A Civitella Alfedena arriveranno ben 4000 guide ambientali escursionistiche, da tutta Italia, per salutarla. Vienna poi proseguirà ancora il suo viaggio fino a Paestum.

«Sto studiando in tedesco il diario di Goethe – racconta al Dubbio Vienna Cammarota - e conducendo attività capillare di ricerca per vedere se quelle locande che ospitarono il grande scrittore e filosofo tedesco, durante il suo viaggio, esistono ancora. Le sto cercando». Non sarà un viaggio facile comunque: Vienna Cammarota dovrà affrontare la montagna in alta quota, boschi, foreste, strade veloci, pioggia, caldo e freddo: «Temo il Brennero. Una parte mi è sconosciuta e questo spaventa ma allo stesso tempo affascina. C’è anche la possibilità che molti rifugi siano chiusi e non posso di certo andare in paese, prendere la chiave e tornare indietro. Sulla mia strada troverò sicuramente anche pioggia e grandine, comunque il ritmo sarà di circa 25 – 30 km al giorno, a piedi. Saranno 23 le città che attraverserò al di fuori dei confini italiani, 50 i giorni di cammino, di cui 21 all’estero, con una media di 8 ore al giorno». Camminerà per tre mesi circa, con in spalla uno zaino di 10 chili, nessun gps a indicarle la strada, ma solo la memoria delle mappe, senso dell’orientamento e una bussola. Non avrà una tenda da campeggio ma spera che la gente la accolga in casa per darle un tetto sotto il quale dormire. Seguirà anche una particolare alimentazione: «Eliminerò i latticini mantenendo il parmigiano di cui mi nutrirò. Mangerò frutta secca, berrò molta acqua introducendo un poco di sale quando il fisico sarà particolarmente stanco».

Ma i pericoli non sono solo quelli della natura: «Sono spaventata dall’indifferenza delle persone nei territori che attraverserò. Facendo sopralluoghi in Repubblica Ceca ho riscontrato molta indifferenza al dialogo. Voglio semplicemente conoscere le tradizioni delle città e parlarne».

Durante il tour, Vienna, infatti, terrà un suo diario, intervistando in inglese, tedesco e italiano le persone che incontrerà sul suo cammino. Proprio in un momento storico in cui è facile chiudersi e arroccarsi alle proprie tradizioni, diffidando degli altri, Vienna Cammarota lancia un messaggio di comunanza, che testimonierà mettendo sul suo zaino le bandiere di tutte le Nazioni che attraverserà: «Il viaggio non è spostarsi ma camminare, conoscere, dialogare, incontrare. Il mio sarà un messaggio all’Europa ed alle donne, alle quali voglio far capire che noi possiamo. Non abbiamo età e non dobbiamo chiuderci nella nostra età. Ultimamente l’Europa è senza valori sociali ed invece io amo i valori sociali e non ci sono differenze. Se ognuno rispetta le proprie tradizioni possiamo benissimo convivere. Vorrei ricordare Giuseppina Pasqualino, la 33enne artista milanese che nel 2008 partì da Milano per raggiungere la Turchia indossando il vestito bianco da sposa per tutto il tragitto e purtroppo fu trovata poi morta. Lei ha voluto sicuramente difendere determinati valori andando oltre i confini delle Nazioni e le culture. Credo che Goethe abbia voluto dimostrarci anche questo partendo nel 1786 e dando vita ad un mondo nuovo, ad un’epoca innovativa. Temo che la gente non capirà il senso del mio viaggio. Ed il senso del mio viaggio sarà la fratellanza». E allora in bocca al lupo, Vienna Cammarota.