Il Giappone è il paese più vecchio del mondo. Quasi un terzo della popolazione è al di sopra dei 65 anni e più di sessantamila persone sono ultracentenarie. Una situazione socialmente insostenibile aggravata dal basso tasso di natalità, dove la forza lavoro sta scomparendo e sempre più pensionati ricevono la pensione senza produrre ricchezza.

Ultimamente peró, oltre che sul piano economico e sociale, l’allarme “invecchiamento della popolazione” si è spostato nel traffico: è enorme infatti il numero di incidenti stradali, spesso mortali, causato da guidatori, diciamo cosí, non più di primo pelo. Un anno fa erano 17 milioni i guidatori dai 65 anni in su e 4.77 milioni quelli sopra i 75. La Polizia Nazionale Giapponese ha calcolato, nell’ultima decade, un aumento del 6% di incidenti causati da guidatori anziani non più nel pieno delle proprie facoltà psicofisiche.

Gli errori fatali commessi sono tipici di chi non ha più riflessi pronti né la memoria di un tempo: confusione tra acceleratore e freno, manovre azzardate, incapacità di capire le distanze e gli spazi tra auto e auto. Addirittura è stato coniato un nome per un incidente tipico tra i guidatori più attempati: gyakusou, ossia imboccare contromano una strada o un’autostrada a senso unico.

Si è cercato di arginare il fenomeno inasprendo gli esami durante il rinnovo della patente e imponendo per esempio un test cognitivo che valuti i riflessi e le capacità mnemoniche. Nella prefettura di Osaka hanno elargito buoni e sconti su trasporti pubblici e prodotti di vario genere a chi consegna volontariamente la patente. 

Ma ecco la soluzione definitiva presentata dalla prefettura di Aichi (Nagoya), riportata dal Japan Times: offrire uno sconto ai vecchi guidatori sul proprio funerale se si consegna la propria patente di guida. Ad Aichi, secondo le stime della polizia stradale, i guidatori over 75 sono responsabili del 13,2% degli incidenti nell’anno passato.

«Abbiamo diversi funerali causati da tragici incidenti stradali e non di rado legati alla guida di persone anziane», dichiara Shigenori Ariga, manager dell’Agenzia Funebre Heiankaku. Ariga ha fatto squadra con la polizia di Ichinomiya e offre un 15% di sconto per il funerale di chi deposita la propria patente di guida alla questura. 

Pagarsi un funerale in Giappone è impresa tutt’altro che semplice: un funerale costa in media 1 milione e mezzo di yen, che equivalgono a più di 13 mila dollari. “Con questa campagna speriamo di sensibilizzare i guidatori più anziani e le loro famiglie affinchè consegnino la propria patente di guida”, spiega Ariga. Per ricevere lo sconto, che è valido anche per i familiari più stretti, basta consegnare all’agenzia funebre un certificato, rilasciato dalla polizia, che conferma il deposito della patente. 

E se dopo aver consegnato la propria patente, un anziano con poca memoria prende, per abitudine, la macchina e fa un incidente mortale, glielo fanno lo stesso lo sconto sul proprio funerale?