Dal 20 al 24 marzo i giudici di pace torneranno in sciopero per la quinta volta di seguito dal novembre 2016. «Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando», si legge in una nota dell’Unione Nazionale Giudici di Pace, «continua a prenderci in giro, arrivando addirittura a richiedere al Consiglio di Stato un parere sulla possibilità di riconoscimento dei diritti nascenti dal rapporto di pubblico impiego per i magistrati precari che fra 16 anni saranno ancora in servizio».

«Chiediamo il riconoscimento dei nostri diritti ora e subito», continua la nota del sindacato dei giudici di pace, «o il Governo italiano provvede a stabilizzare i magistrati di pace ed onorari entro maggio, riconoscendo loro la continuità del servizio e piene tutele economiche e previdenziali, oppure l’Europa procederà alla messa in mora dell’Italia, formalizzando l’apertura della procedura di infrazione già in itinere da oltre un anno». «Andrea Orlando - conclude la nota - nella sua corsa alla segreteria del Pd, si è completamente dimenticato del suo ruolo istituzionale, e verrà ricordato come il Ministro della Repubblica che ha radicato il precariato in tutti i settori della Giustizia».