Scusate, ma Alessandra Mussolini come poteva non immaginare che prima o poi qualcuno, fosse anche l’ultimo passante, replicando al suo bisogno di ordine e disciplina, anzi, al suo evidente talento semplificatorio davanti ai casi della vita, della politica e perfino a quelli criminali, non le replicasse chiamando in causa la poco edificante vicenda penale del marito Mauro Floriani, riconosciuto frequentatore di prostitute minorenni? Solo la Mussolini può sapere se ha veramente perdonato il marito

Chiunque, dotato di un minimo di logica, e perfino di senso politico spicciolo, fermo restando che le responsabilità sono sempre individuali, si sarebbe aspettato dalla signora una riflessione pubblica, una chiosa, magari anche a freddo, o in ogni caso la scelta del basso profilo, tanto più se in passato hai prospettato la castrazione chimica per i pedofili, non certo invece che corresse da un talk all’altro sempre più semplificando, certa d’avere dalla sua parte l’auditel del paese più prossimo al qualunquismo endemico, a dire che si può impunemente sparare all’estraneo che dovesse entrarti in casa, metti, dalla finestra; e invece, da parte della nipote del duce, nulla di tutto ciò. E fin qui, ci può anche stare, tra contraccolpi, disagio o semplice imbarazzo, o magari puro timore che alle prossime elezioni possa non esserci spazio per il suo volto neppure nell’ultima delle liste nere. E poi le figlie, davvero incolpevoli, chissà come devono essersi sentite al pensiero di un papà sportivo e disinvolto. Alla fine, ci ha pensato Daniele Martinelli, blogger grillino, a scagliare il sasso, a fare il Balilla della situazione. Lo scontro è avvenuto a ' Dalla vostra parte', l’approfondimento del Tg4, dedicato per l’occasione al tema della legittima difesa, davanti a Maurizio Belpietro. Così a un certo punto replica di Martinelli alla nostra parlamentare europea: “Io sono un papà, arrivo, metti caso che torno a casa e trovo mia figlia minorenne a letto con un attempato cinquantenne. Preso da un raptus prendo la pistola e ammazzo il cinquantenne, sparo. Questo cinquantenne scopro, toh, che è il marito della Mussolini. Cosa dice la Mussolini? Avrei fatto bene a sparare a suo marito? “

Lei a quel punto, dopo aver realizzato, lascia che si accenda un filamento incandescente di sdegno nelle sue pupille, solleva il dito medio come scettro e infine si concede: ' Ma tu sei matto. Tu mi fai schifo, brutto stronzo! Tu non sai cosa stai dicendo. Vai a fare in culo, te e tutti quelli che stanno con te”. Sipario.

Non facciamo fatica a immaginare quanta bella gente, da lì a poco, incontrandola in strada o perfino davanti alla pizzeria da asporto di famiglia le avrà detto: “Alessandra, sei stata bravissima, gliele hai cantate a quello lì! “

E che mai sarà se il congiunto, già capitano della Guardia di Finanza, nel 2015 ha patteggiato una pena a un anno di reclusione e 1.800 euro di ammenda dopo essere stato coinvolto nell’inchiesta su un giro di prostituzione minorile a Roma- Parioli.

Ora che ci penso, una risposta dalla signora Mussolini a suo tempo, dopo i fatti, era però arrivata. Una risposta indiretta. E tuttavia molto chiara. In forma di servizio fotografico apparso sul settimanale di casa Berlusconi, Chi. C’era la famiglia Floriani- Mussolini mentre andava a seguire la Santa messa nella parrocchia di Sant’Ippolito, papà con il “rennino”, la figlia in primo piano in uniforme da scout. Riteneva forse Alessandra che si sarebbero tutti arresi di fronte all’immagine della famiglia riunita? Forse sì. Infatti ci siamo arresi.

Le migliori conclusioni rispetto a questa storia le devo comunque a un amico, Stefano Bacchetta, e dunque affido alle sue parole il saluto: “Fulvio – mi scrive Stefano - laicamente, non ho la presunzione di giudicare l’animo altrui. Solo lei in coscienza può sapere se il perdono verso il marito è vero e sincero o se restano uniti solo in nome di una concezione puramente formalistica della famiglia e a dire il vero di saperlo non mi interessa”.

“È dura applicare questo principio anche alla Mussolini, ma sono d’accordo. D’accordo anche sul resto”, aggiunge un altro amico. E Stefano allora: “Noi siamo migliori di loro per questo motivo”. Viva la Famiglia tradizionale, quella che non cede di fronte alla prima avversità!