Ad ogni smentita ufficiale di un patto del Nazareno bis siglato tra Renzi e Berlusconi cresce la sensazione che la trattativa, ufficiosamente, percorra sempre un ulteriore pezzetto di strada.

La posizione di Forza Italia sulla legge elettorale è chiara da tempo ed è per il proporzionale più puro possibile. Ed è su questo terreno che si starebbero facendo rispettivi sondaggi per capire se c’è la possibilità di trovare una maggioranza ampia che modifichi in tal senso la legge elettorale con l’intesa di arrivare al voto il prima possibile, entro l’ 11 giugno, così come continua a sperare l’ex premier. Il Cavaliere, secondo quanto riferiscono i suoi delegati più stretti e incaricati di lavorare alla legge elettorale, «ci starebbe pensando». Il che, nel gergo dei berluscones, è assai di più di una semplice ammissione di probabilità.

L’ipotesi di elezioni anticipate vorrebbe dire sicura incandidabilità per Berlusconi, ma probabilmente un risultato migliore per le truppe azzurre che tornerebbero ad avere un ruolo sui tavoli che contano e, tramite il proporzionale, potrebbero anche ambire ad un risultato utile a farli entrare in una maggioranza necessaria per arginare il movimento di Grillo. Del resto, riferiscono gli azzurri, non è poi così sicuro che il Cavaliere possa essere candidabile neanche nel caso di elezioni al termine naturale della legislatura. Motivi per i quali starebbe aumentando la tentazione di giocarsi tutto e subito, con una rinnovata intesa con Matteo Renzi. Un accordo che, però, deve rimanere sotto traccia ancora per un po’, almeno fino al momento della sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum. Solo allora, quando il quadro sarà più chiaro e il Parlamento dovrà cominciare a fare sul serio sulla riforma, Berlusconi potrà mostrare il punto che probabilmente ha già in mano. Scenario che si legge anche tra le righe delle dichiarazioni che il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta ha rilasciato ai microfoni di Radio Rai, tentando di smentire ogni ipotesi di accordo. «L’unico canale possibile per la modifica della legge elettorale sarà, dopo la sentenza della Corte costituzionale del 24 gennaio, in sede parlamentare. Al momento – specifica Brunetta - non esiste alcun canale di dialogo tra partiti, né tantomeno tra Forza Italia e il Partito democratico».

Ed anche gli esponenti azzurri che andranno a sedere tra i banchi della Commissione che dovrà approntare la legge si conferma l’idea: Forza Italia lavorerà per arrivare ad una riforma che veda prevalere il sistema proporzionale «in modo da poter garantire la governabilità ed evitare altri salti nel buio al Paese». Per arrivare a questo obiettivo, naturalmente, i contatti con i partiti dovranno essere avviati. E un Renzi che vede il rinvio delle elezioni come il fumo agli occhi potrebbe tornare a bussare alla porta del Cavaliere per una riedizione del patto del Nazareno che, stavolta, potrebbe essere davvero determinante sia per il futuro del governo Gentiloni che per quello dello stesso ex premier. Chiaro che per arrivare ad un’intesa simile in quel momento, la trattativa dovrà essere in stato più che avanzato.