È la più grande tuffatrice italiana di tutti i tempi. Parliamo di Tania Cagnotto, premiata qualche giorno fa come atleta dell’anno 2016. Il suo palmarès è impressionante, tantissimi allori e cinque Olimpiadi. Nella memoria di tutti gli sportivi, però, ci sono le due medaglie conquistate quest’estate a Rio, il bronzo dal trampolino di 3 metri e l’argento nel trampolino sincro in coppia con Francesca Dallapé. Ma Tania la competizione ce l’ha nel Dna. Messe in bacheca le medaglie olimpiche, eccola pronta a tuffarsi in una nuova competizione: non più carpiati, ma piroette e passi di danza. Questa volta, infatti, l’attende la pista da ballo di Dance, Dance Dance il talent show sulla danza che unisce performance, reality e innovazione tecnologica che parte questa sera alle 21,10 su Fox Life e durerà dodici puntate. Tania sarà in coppia con il tuffatore Giovanni Tocci per lanciare la sfida ad altre cinque coppie di personaggi famosi. Claudia Gerini in coppia con Massimiliano Vado, regista e attore; Clara Alonso con Diego Dominguez, compagno di vita e di set in “Violetta”; Raniero Monaco di Lapio si esibirà con la compagna Beatrice Olla; il rugbista Mirco Bergamasco farà coppia con la moglie Ati Safavi, giornalista e scrittrice; infine la fashion blogger Chiara Nasti ballerà con il collega e amico Roberto De Rosa. Il programma sarà condotto da Andrea Delogu e Diego Passoni, con Vanessa Incontrada, Luca Tommassini e Timor Steffens in giuria. Si tratta di un ritorno in tv per Tania, che già nel 2013 ha partecipato al programma condotto da Milly Carlucci Altrimenti ci arrabbiamo e l’anno scorso è stato ospite di Stasera tutto è possibile di Amadeus.

Tra Rio 2016 e Dance, Dance, Dance, Tania Cagnotto è riuscita anche a sposarsi il 24 settembre all’Isola d’Elba con Stefano Parolin, commercialista e skipper. La vita della ragazza altoatesina è stata sempre caratterizzata dall’impegno, dalla fatica e dalla disciplina. Cresciuta praticamente in piscina, seguendo allenamenti e gare di papà Giorgio, grandissimo campione e due volte medaglia d’argento alle Olimpiadi, e di mamma Carmen Casteiner, numero uno dei tuffi in campo femminile. E le sue risposte hanno la stessa caratteristica dei suoi tuffi: veloci, precise e senza sbavature.

“Dance Dance Dance” è un’esperienza con ritmi diversi dagli allenamenti in piscina. Come l’hai affrontata? La preparazione è molto faticosa ma divertentissima, la produzione vuole il cento per cento da me ed io sto lavorando duramente per non deludere loro e il pubblico.

Appena sposata sei stata catapultata dalla piscina alla tv, forse avevi sperato di goderti di più il matrimonio? Tuo marito, dopo aver aspettato la fine delle Olimpiadi, ha accettato questi altri super impegni della sua compagna? Avevamo già messo tutto in conto! A gennaio partiremo per la nostra luna di miele e li avremo tempo per riposarci dalle nostre fatiche lavorative e per recuperare il tempo insieme.

Abbandonata per sempre l’attività agonistica? Al momento sono impegnata a livello agonistico con la danza e sono concentratissima su questo.

È iniziata, quindi, la nuova stagione per Tania Cagnotto? Scrittrice, ballerina, showgirl, moglie e poi? Finalmente a gennaio il viaggio di nozze.

Come nasce Tania scrittrice che ha trovato anche il tempo di scrivere la favola “Il pinguino che non voleva tuffarsi”? Mi hanno chiesto di scrivere un libro per bambini e l’idea mi è piaciuta subito, visto che adoro i bimbi!

Che cosa c’è di te ne “Il pinguino che non voleva tuffarsi”? Questo libro ha un messaggio per i genitori: non bisogna insistere con i propri figli perché facciano delle cose. I ragazzi devono avere il tempo necessario per affrontare le paure.

Quest’idea di un libro per bambini porta con se la previsione di una prossima maternità? Sicuramente con Stefano vogliamo costruire famiglia, pensiamo che questo sia il momento migliore

Quale sport consiglierai ai tuoi figli? Mi auguro che i miei figli abbiano comunque delle passioni forti che siano tuffi o altro. Li seguirò e asseconderò le loro passioni.

Ci sarà una terza generazione di tuffatori Cagnotto? In realtà spererei di no, ma se i miei figli vorranno tuffarsi li sosterrò così come i miei genitori hanno fatto con me.

La tua vita da tuffatrice ha avuto un nume tutelare: tuo padre Giorgio. Com’è stato il rapporto con lui? Il nostro legame familiare è stato la nostra arma vincente. E i risultati, credo, che ci abbiano dato ragione. Certo abituarmici non è stato semplice. Da giovane, quando partivo con la nazionale, ero sempre l’unica “sorvegliata speciale”. Crescendo comunque ho imparato ad apprezzare moltissimo la sua costante presenza, per me sempre più fondamentale.

La gara speciale nella famiglia Cagnotto, dopo Rio 2016, chi l’ha vinta? Forse io… più che altro per il tempo che ci ho messo a prendere le medaglie ( sorride ndr.). Un percorso che è stato sofferto da tutti e tre.

Dopo l’ultimo tuffo nella gara olimpica che sensazione hai provato? Dopo quell’ultimo tuffo a Rio ero già più leggera di 20 kg… quella gara l’ho proprio affrontata come volevo: senza paura di perdere, senza paura di sbagliare, con la solo voglia di godermela fino alla fine. Tuffo dopo tuffo. Dopo la medaglia nel sincro sapevo che avrei fatto la gara della mia vita anche nell’individuale. E così è stato, non pensavo alla medaglia ma a fare il mio risultato.

Rio resterà per sempre nella memoria di tutti gli sportivi, ma per te che cosa rappresenta? Il lieto fine di una storia bellissima.

Insieme con Massimiliano Rosolino avete lanciato la campagna “Cuffia del cuore”, un’iniziativa dell’Arena per devolvere alle popolazioni colpite dal terremoto tutto il ricavato della vendita delle cuffie. Anche in questo caso si può dire che ti sei subito tuffata. Credo che l’idea sia più che valida, mi auguro che anche questa volta si riesca a raggiungere un gran risultato

Flavia Pennetta ti ha proposto come atleta dell’anno per il 2016 con questa motivazione: “per tutta la sua storia sportiva penso che lo meriti veramente”. Che ne pensi? Sono molto felice del pensiero di Flavia, le sue parole mi riempiono di orgoglio.

Da campionessa olimpica che cosa hai pensato dopo la decisione della sindaca Raggi di rinunciare alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024? Come tutti gli atleti, vorrei che si desse più importanza allo sport e ai suoi valori, e questa sarebbe stata senz’altro un’ottima occasione ma sono convinta che ci sarà un’altra possibilità se tutti insieme facciamo il possibile per raggiungere questo grande obiettivo.