È atteso nella mattinata di oggi in prefettura il sindaco di Milano Giuseppe Sala per la formalizzazione del provvedimento di autosospensione deciso dopo la diffusione della notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell'inchiesta della Procura generale del capoluogo lombardo per corruzione e turbativa d'asta sull'appalto della cosiddetta piastra dei sevizi di Expo 2015, l'area su cui è stato sviluppato il sito espositivo dell'esposizione milanese. "Apprendo da fonti giornalistiche - aveva scritto una nota diramata da Palazzo Marino in tarda serata immediatamente dopo la diffusione della notizia - che sarei iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla piastra Expo". E "pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco". Sala ha quindi precisato poi che la determinazione sarebbe stata formalizzata nella mattina di oggi, nelle mani del prefetto di Milano. Le ipotesi mosse dall'accusa a carico del sindaco di Milano sarebbero di concorso in falso ideologico e falso materiale. L'iscrizione del nome di Sala nel registro degli indagati sarebbe scaturita dopo l'avocazione, da parte della Procura generale di Milano, del fascicolo che la procura milanese intendeva chiudere con un'archiviazione. Un mossa che il gup Andrea Ghinetti ha respinto consegnando i faldoni di indagine al sostituto pg Felice Isnardi. L'elenco degli indagati dell'indagine che sembrava destinata a terminare con un nulla di fatto contava cinque persone: Piergiorgio Baita, Antonio Acerbo, Ottaviano ed Erasmo Cinque e Angelo Paris. A questi, oggi, si aggiungono anche le iscrizioni fatte dalla Procura generale. "Ho trovato il sindaco molto tranquillo e consapevole. Siamo al lavoro. Anna Scavuzzo (la vice, ndr) questa mattina sta dirigendo molto bene. Io sono tranquillo che Sala ne uscirà positivamente". Lo ha detto l'assessore Pierfrancesco Majorino al termine del vertice di giunta di questa mattina a Palazzo Marino. "Un gesto di alta responsabilità che serve a mettere al riparo la giunta e il lavoro dell'amministrazione comunale. Io credo però che non sia una scelta dovuta, fatta così a caldo dopo l'uscita di una notizia sui social network. Ora ci confronteremo, intanto sarà la vice sindaco Anna Scavuzzo a fare le veci del sindaco". È questo il commento del presidente del Consiglio comunale di Milano, Lamberto Bertolè, appena entrato a palazzo Marino per la riunione della giunta dopo l'annuncio del sindaco di Milano Giuseppe Sala di autosospendersi. "Il Partito democratico, candidando l'attuale sindaco, quando chiunque ne avrebbe colto l'inopportunità, lascia dopo pochi mesi dalle elezioni Milano nel caos, privandola del suo primo cittadino a causa dei trascorsi di Sala nell'Expo, quella stessa manifestazione che il Pd ha sempre definito un successo planetario, ma che invece le indagini della magistratura stanno rivelando per ciò che in realtà è: uno dei più grandi scandali speculativi degli ultimi decenni". Così Gianluca Corrado, portavoce del M5s al Consiglio comunale di Milano.