Paolo Gentiloni ha presentato il suo nuovo governo, con Maria Elena Boschi sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ministri senza portafoglio Anna Finocchiaro - Rapporti col parlamento Marianna Madia - Semplificazione Enrico Costa -Affari Regionali Carlo de Vincenti - Mezzogiorno Luca Lotti - Sport Ministri con portafoglio Angelino Alfano - Esteri Marco Minniti - Interno Andrea Orlando - Giustizia Roberta Pinotti - Difesa Pier Carlo Padoan - Economia Carlo Calenda - Sviluppo Maurizio Martina - Politiche agricole Gianluca Galletti - Ambiente Graziano Delrio - Infrastrutture Giuliano Poletti - Lavoro Valeria Fedeli - Istruzione Dario Franceschini - Cultura "Non mi nascondo, ci sono difficoltà", ma "lavoreremo con forza e ottimismo".  Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. La squadra rimane, almeno per quanto riguarda i ministeri con portafoglio, sostanzialmente invariata rispetto a quella del governo Renzi. Angelino Alfano si sposta al ministero dell'Interno a quello degli Esteri, entra invece Valeria Fedeli all'Istruzione, al posto di Stefania Giannini. Valeria Fedeli è stata eletta come capolista per il Pd in Toscana. È vicepresidente del Senato, dopo essere stata candidata come capolista in Toscana ed eletta senatrice per la prima volta alle elezioni del 24 e 25 febbraio. Nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949, Fedeli è cresciuta in provincia. Finite le scuole si è trasferita a Milano per conseguire il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso Unsas. In quegli anni incontra il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil. Inizia l'attività sindacale nel consiglio dei delegati del comune di Milano, in rappresentanza delle insegnanti di scuola materna. Alla fine degli anni '70 il primo incarico in Cgil, nella categoria che organizzava i dipendenti degli enti locali e della sanità, sempre a Milano. Poi dal 1982 si trasferisce a Roma per assumere incarichi nelle segreterie prima del pubblico impiego e poi del tessile. È stata segretaria generale della Filtea, la categoria tessile della Cgil, dal 2000 al 2010. Dal 2010 al 2012, a seguito dell'unificazione delle categorie dei tessili e dei chimici ed energia, diventa vice segretaria della Filctem. Dal 2001 al 2012 è stata anche presidente del sindacato tessile europeo (FSE:THC). Dal 2012 vicepresidente del sindacato europeo dell'industria di nuova costituzione che ha unificato in un'unica categoria, i lavoratori metalmeccanici, chimici e tessili. Ha contribuito con Bersani, ministro dello Sviluppo economico, alla definizione delle linee guida di politica industriale per la competitività e l'internazionalizzazione del Sistema produttivo della moda italiana. Ha partecipato al Tavolo per lo sviluppo del Made in Italy dello stesso Ministero, difendendo l'idea che qualità e diritti sono le componenti su cui puntare per vincere la sfida globale. Ha fatto parte della delegazione per il negoziato sulle nuove regole del commercio internazionale, il Doha Round nel 2003. In sede europea, ha operato per le politiche commerciali di reciprocità, di equità e di apertura nel dialogo tra Unione Europea e Cina ed ho contribuito alle politiche per il contrasto alla contraffazione delle merci.