Nel giorno in cui la cassazione ha annullato con rinvio il reato di associazione per delinquere per Ottaviano Del Turco - caposaldo dell'intero impianto accusatorio nell'inchiesta sulla sanità abruzzese - ecco un episodio su come l'ex governatore, ex numero 2 della Cgil di Luciano Lama e ultimo segretario del Psi, fu di fatto isolato dai suoi "compagni" del Pd. Ad eccezione di Enrico Letta che unico della sinistra in Transatlantico nel 2011 andò da lui per salutarlo. Lo sfogo amaro di "Ottaviano" e il saluto di "Enrico" nel racconto della nostra Paola Sacchi scritto per Panorama.it nell'Aprile 2013, nei giorni dell'incarico di Letta a premier.Era un paio di anni fa. Un pomeriggio a Montecitorio. Transatlantico affollatissimo, tutti i big presenti. Arriva Ottaviano Del Turco, l'ex senatore eletto dal Pd, finito nella bufera dell'inchiesta giudiziaria sulla sanità abruzzese. Solo alcuni cronisti parlamentari, compresa chi scrive, gli si avvicinano.Ottaviano, l'ex segretario generale aggiunto della Cgil di Luciano Lama, il socialista che lavorò sempre per l'unità dei lavoratori, ma che sul decreto della scala mobile difese fino in fondo le ragioni di Bettino Craxi, trattato come un appestato dai suoi "compagni" del Pd. Chi gli passa vicino e abbassa lo sguardo, chi si allontana, chi fa finta di aver ricevuto una telefonata sul cellulare. Del Turco, l'ultimo segretario del Psi, li guarda con compassione. E si sfoga con il cronista: "Guarda che roba... Ho incrociato giorni fa uno di questi signori vicino al Senato. Pioveva a dirotto. Lui ha abbassato l'ombrello sulla sua faccia pur di non incontrare il mio sguardo ed essere costretto a salutarmi...".Ma a un certo punto l'ultimo segretario di Via del Corso interrompe lo sfogo con il cronista. Si alza dal divanetto dove è seduto. C'è Enrico Letta che è venuto a salutarlo. L'unico (del Pd) a farlo. E quel giorno Letta neppure sapeva che le foto, che misero Del Turco nel frullatore del processo politico, mediatico, giudiziario fino a sbatterlo in galera, fossero taroccate! Ma il codice di un Letta (Enrico nipote di Gianni) mette il rispetto degli altri prima di tutto.Vedremo ora se il giovane "Enrico" saprà resistere politicamente nella formazione del governo agli spiriti settari ed estremisti del suo partito.