Marcello Dell’Utri è malato. Lo hanno ricoverato a Roma, al Pertini. E’ in condizioni di salute preoccupanti. Dell’Utri ha 75 anni ed è stato condannato a sette anni di carcere. Ne ha scontati quasi due.  (Esiste una norma che prevede che le persone anziane, over 70, possono scontare le condanne ai domiciliari. Nel suo caso non è stata applicata).Forse perché il reato per il quale è stato condannato è considerato reato di mafia. Forse semplicemente perché è antipatico.Dell’Utri è stato condannato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Questo reato non è previsto dal codice penale. Il codice penale all’articolo 1 recita così: «Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge». E allora?Si obietta: ma la giurisprudenza, dal 1994 considera il concorso esterno un reato. Va bene (alla faccia dell’articolo 1 del Cp). Dell’Utri però è stato condannato per fatti avvenuti prima del 1994. E prima di quell’anno nessuna giurisprudenza prevedeva questo reato.L’articolo 2 del codice penale dice: «Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reato». E allora?Vogliamo infischiarcene anche dell’articolo 2 del codice penale?Qualche mese fa la Corte europea ha condannato l’Italia per aver processato e condannato il dottor Bruno Contrada proprio per concorso esterno in associazione mafiosa, in riferimento a fatti avvenuti prima del 1994. Contrada ora andrà risarcito. E’ una sentenza, quella della Corte europea, che evidentemente riguarda in modo diretto il caso Dell’Utri. La condanna di Contrada e quella di Dell’Utri sono identiche. Tutte e due si riferiscono a fatti anteriori al 1994.Lasciamo stare qualunque altra considerazione sulla “modernità” dei reati associativi (inventati nell’ottocento dalla macchina repressiva dei Savoia per stroncare le rivolte nei paesi del Sud) che non sono previsti nei codici di quasi nessun paese dell’Occidente. Limitiamoci a questi fatti. Dell’Utri va scarcerato perché sta male. Dell’Utri va scarcerato perché ha più di 70 anni. Dell’Utri va scarcerato perché la Corte Europea ha stabilito che il suo reato non esisteva.Però Dell’Utri resta detenuto. Perché?Forse più che detenuto Dell’Utri è prigioniero. Potremmo scomodare addirittura il termine di prigioniero politico. Perché lo spirito pubblico ha stabilito che la persona di Dell’Utri è l’incarnazione di tutte le “malvagità” del berlusconismo.Io non voglio né condannare né assolvere i governi di Berlusconi (non in questa sede). Considero semplicemente una aberrazione tenere una persona in prigione perché è un simbolo. E’ un atto che non ha niente a che fare con lo Stato di diritto. Né con la democrazia.La politica non ha il coraggio di affrontare questo problema. E’ tremebonda. C’è una sola soluzione. Che il Presidente Mattarella trovi il coraggio per sfidare gran parte dell’opinione pubblica e grazi Dell’Utri. Ristabilendo la certezza del diritto e ponendo fine ad una evidente persecuzione.