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Noam.M Dovrut Haknesset
Cinque giorni dopo l’arresto, un giudice israeliano ha disposto la scarcerazione dell’ex procuratore generale militare Yifat Tomer-Yerushalmi, ordinandone la custodia cautelare ai domiciliari per dieci giorni. La decisione include il divieto di contatto con chiunque sia coinvolto nel caso per un periodo di 55 giorni, mentre proseguono le indagini sui presunti reati commessi durante il suo mandato.
Tomer-Yerushalmi è sospettata di frode, abuso d’ufficio, ostruzione della giustizia e divulgazione illegale di materiale riservato. Al centro dell’inchiesta, la presunta fuga di un video trasmesso ai media, che mostrerebbe soldati dell’IDF torturare un detenuto di Gaza nel centro di detenzione di Sde Teiman, nel 2024.
Il ritrovamento del telefono a Netanya
Nelle stesse ore, la polizia israeliana ha comunicato il ritrovamento in mare, nei pressi di Cliff Beach a Netanya, di un telefono cellulare che potrebbe appartenere all’ex procuratore militare. «Non è impossibile che sia suo», hanno dichiarato gli agenti, che ora dovranno verificare se il dispositivo sia effettivamente riconducibile alla donna e se contenga materiale utile all’inchiesta.
Secondo l’ipotesi accusatoria, Tomer-Yerushalmi avrebbe avuto un ruolo diretto nella divulgazione di materiale riservato e nell’ostruzione delle indagini relative al caso delle torture, una vicenda che aveva suscitato forti polemiche in Israele e all’estero. Le immagini, diffuse da alcune testate locali, documentavano presunti maltrattamenti ai prigionieri palestinesi, spingendo il governo e le autorità militari ad aprire un’inchiesta interna.


