“Non sono più un numero come tanti, adesso faccio parte della squadra della Deloitte con cui avevo sostenuto il colloquio nella scorsa edizione del Job Day”, spiega raggiante Giovanna Battimelli, 24 anni, laureanda magistrale. Fiducia, curiosità, emozione: sono infatti queste le principali sensazioni che serpeggiavano tra gli oltre 600 giovani di fronte al nutrito parterre di 60 primarie aziende nazionali e internazionali, partner della terza edizione del Job Day su “Cultura d’Impresa, Management, Talento al Servizio del Paese”, promosso dal Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni della Federico II di Napoli, che si è tenuto nella Sala Rossa di Monte S. Angelo. Nell'ateneo, le aule dei docenti sono diventate luoghi di “recruiting” delle imprese per fare circa 1000 colloqui individuali con i laureati triennali, laureandi e laureati magistrali iscritti alla piattaforma, sviluppata proprio da due studenti (www.jobdaydemi.unina.it). “Noi investiamo sui nostri ragazzi e lavoriamo alla costruzione del loro futuro professionale, considerandoli la potenziale classe dirigente che sarà domani al servizio del Paese", ha detto il professor Roberto Vona, di economia e gestione delle imprese, promotore e coordinatore dell’iniziativa. “Il DEMI sta creando meccanismi innovativi - ha continuato - che aiutino a generare stabilmente occasioni istituzionali di promozione dei nostri giovani talenti. Strumenti questi indispensabili per intercettare più direttamente le esigenze di professionalità delle imprese”. L’invito ad essere sempre se stessi, durante i colloqui aziendali, ad affermare sempre la passione e la propria personalità, è stato rivolto dalla professoressa Adele Caldarelli, Direttrice del Dipartimento DEMI. Ampia e qualificata infatti la platea delle imprese, tra cui: Adler Group, Gesac, Getra, Harmont&Blaine, Plc System, Seda, l’Oreal, Accenture, Coca Cola HBC Italia, Kiton, BDO, CarpisaYamamay, EY, Froneri, Kpmg, Deloitte, Optima Italia, IBL Banca, Unicredit, Azimut, AON, Mario Schiano, Piazza Italia, Md, Il Gufo, Finamore, Quanta, PwC, Aidp, la Martina, Generali, Gs Consulting, Fca Bank, Oviesse, kuehnel Nagel, Chimpex. Molto chiare le richieste di professionalità emerse ma soprattutto forte la diffusa e convinta attesa nei confronti dei laureati della Federico II. “Sono un Federiciano "Doc", ha detto Gennaro Giustiniani, 26 anni, laurea magistrale, assunto in questi giorni come junior buyer nel team procurement di Coca Cola HBC Italia, dopo uno stage di 6 mesi, grazie al Job Day. “Mi sono seduto senza molte pretese - ha raccontato - mi hanno illustrato l'azienda e le loro esigenze. E’ durato solo 15 minuti, ma quell'incontro mi ha permesso di associare un volto ad una multinazionale e così il giorno dopo ho contattato di nuovo Laura De Micco, responsabile HR, attraverso il social network Linkedin, ho chiesto di essere considerato per una eventuale opportunità lavorativa. E sono stato chiamato”. Una giornata proficua e ricca di consigli dunque, in collaborazione con le associazioni degli studenti “ASE” e AIESEC, dedicata al futuro dei giovani, alle politiche di reclutamento delle aziende, ai profili professionali maturati nel percorso universitario. E forte è la consapevolezza dell’Ateneo che bisogna costruire più efficaci percorsi di partenariato con i protagonisti dello sviluppo economico. “Con il Job Day si ha la possibilità di ritrovare la fiducia persa - ha detto Valeria Di Crosta, 25 anni, laurea magistrale - perchè siamo spesso scoraggiati per la mancanza di occasioni di lavoro da trovare in poco tempo e magari l'unica scelta che rimane è di andare altrove”. Quella di Valeria è invece un’altra storia positiva di inserimento professionale: “Ho partecipato ai colloqui con le aziende del Job Day, mi sono laureata a maggio 2017, qualche giorno dopo sono stata chiamata per uno stage retribuito di 4 mesi con il gruppo Zara e poi sono stata contattata dalla store manager di via Toledo di Napoli. Successivamente ho avuto un altro contratto part time, e da dicembre sono stata assunta da Calzedonia come district manager. Purtroppo o per fortuna, Calzedonia ha fatto prima di Zara ad assumermi con un ruolo manageriale”.