Carlo Nordio ministro della Giustizia suscita le prime reazione nel mondo giudiziario. Tra le quali quella di Luciano Violante e quella di Angelo Piraino.

IL PENSIERO DI VIOLANTE

«Spero di non assistere, come accaduto in passato, a scontri tra la magistratura e il neo ministro alla Giustizia Carlo Nordio», ha detto Violante. L'ex presidente della Camera è stato ospite del Caffè della Domenica di Maria Latella su Radio 24. «Conosco bene e apprezzo Nordio, non condivido tutte le sue idee ma questo fa parte di caratteri ed idee diverse che ognuno ha», ha aggiunto. Per poi specificare di non credere «che Nordio andrà allo scontro con la magistratura» e «che a quest’ultima convenga andare ad uno scontro pregiudiziale con il governo». Violante ha poi parlato del nuovo governo. «Giorgia Meloni è una persona che stimo - ha commentato - Come vicepresidente della Camera era molto autorevole e competente». Il nuovo governo, ha aggiunto, «è un governo di destra diretto da una persona che considero capace, poi si vedrà alla prova dei fatti se terrà fede agli intenti». Secondo Violante «la politica estera del nuovo governo sarà chiarita dal voto di Giorgia Meloni su Viktor Orban». A proposito di questo, nelle prossime settimane il Consiglio europeo si riunirà per perdere alcune decisioni. Sul tavolo la mozione approvata dal Parlamento europeo sulle politiche di Orban che negano i diritti fondamentali ai cittadini ungheresi. «Come voterà il presidente del Consiglio italiano sarà un punto reale per valutare se definirsi europeisti o atlantisti siano sigle o scelte politiche consapevoli», ha concluso.

LA VISIONE DI PIRAINO

«Non compete alla magistratura esprimere valutazioni su una scelta che appartiene solamente alla politica», ha detto il segretario generale di Magistratura Indipendente. Con un'aggiunta. «Siamo certi che l'onorevole Nordio potrà impiegare il prezioso capitale di esperienza maturato nell'esercizio della giurisdizione». Secondo Piraino «non ha senso esprimere valutazioni sulla base di idee in passato manifestate, ci faremo un'idea solamente quando potremo concretamente esaminare le iniziative». Ma ci sono segnali positivi. «Cogliamo un primo importante segnale nel fatto che si sia giunti rapidamente alla nomina del nuovo Ministro della Giustizia», ha sottolineato. Per poi aggiungere che «la fase attuale è particolarmente delicata ed è importante che non vi sia alcuna interruzione nella gestione dell'organizzazione dei servizi relativi alla giustizia». Infine, la puntualizzazione. «Non abbiamo alcuna idea preconcetta, valuteremo le iniziative che verranno in concreto adottate». Non solo. «Ne soppeseremo con attenzione l'impatto sull'autonomia e l'indipendenza della magistratura, come abbiamo sempre fatto con tutti i ministri», ha detto. E l'auspicio finale. «Al nuovo ministro assicuriamo, però, la nostra piena disponibilità a confrontarci con lealtà e franchezza». ha concluso Piraino.