Milano, 25 apr. (Adnkronos) - "Domani sarà una giornata importante per il Veneto. Importante perché comincia un percorso - lo speriamo tutti - di graduale ritorno alla normalità. Importante perché, pur essendo il virus ancora fra noi (lo testimoniano 214 ricoverati in terapia intensiva con 1.345 ricoverati positivi nelle aree non critiche dei nostri ospedali), si avvia una fase di convivenza più stretta con il l’epidemia, a confronto con le restrizioni più forti che fino ad oggi hanno contrassegnato la nostra quotidianità". Inizia così la lettera inviata ai veneti dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia alla vigilia del ritorno alla zona gialla. "Siamo su uno spartiacque: da domani si passa da un periodo di responsabilità collettiva con regole imposte dall’alto, a una responsabilità soggettiva, dove ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte con un forte appello alla propria coscienza. Siamo chiamati dunque a una coabitazione intelligente e ragionata col virus, finalizzata a uscire definitivamente da questo incubo che ha investito non soltanto la nostra sfera personale", aggiunge. "A essere colpita non è stata soltanto la salute, ma hanno sofferto e soffrono anche le nostre economie, travolte da un ciclone che ha significato e significa decine di migliaia di posti di lavoro perduti, imprese che rischiano di non riaprire i battenti, operatori disperati con fatturati a zero e di fronte un futuro incerto". Per Zaia "sono soltanto due gli scenari che abbiamo di fronte. Il primo è di accompagnare la società fino alla totale remissione del contagio, grazie al rispetto di poche semplici regole e alle vaccinazioni che porteranno a una graduale immunizzazione di gregge. Il secondo ha i contorni di un ritorno nell’abisso dell’epidemia, nella fase buia della reinfezione". Per il governatore veneto il ritorno alla normalità passa dal rispetto delle regole.