«Prima di introdurre nuovi obblighi, e penso al vaccino obbligatorio, è fondamentale il rispetto della nostra Costituzione», afferma Arturo Maniaci, professore di Istituzioni di diritto privato presso l’Università Statale di Milano. Si parla del vaccino anticovid obbligatorio. Un tema che divide la politica e lo stesso governo visto che Renzi appena due giorni fa si è scagliato contro il premier Conte chiedendo che il vaccino, quando sarà pronto, sia reso obbligaorio

Professor Maniaci, l’emergenza sanitaria ha fatto tornare d’attualità la discussione sulle vaccinazioni obbligatorie. E’ fattibile introdurre un obbligo per il futuro vaccino anti Covid- 19?

Il problema del vaccino obbligatorio è stato affrontato già in passato.

Si riferisce alle vaccinazioni obbligatorie nei confronti dei minori per l’accesso alle scuole?

Si. Ricordo che il dibattito sul vaccino obbligatorio era stato molto acceso.

Cosa prevede al riguardo la Costituzione?

La vaccinazione è considerata una specie di trattamento sanitario obbligatorio, secondo l’articolo 32 Cost.

Quali sono i requisiti?

Come per il tso, che deve essere previsto da una legge dello Stato, la vaccinazione deve essere disposta in funzione dell’interesse alla salute della collettività e basata su accertamenti a livello medico- scientifico. Inoltre non deve danneggiare il vaccinato e non deve causare effetti collaterali permanenti.

Un intervento rispettoso della persona umana?

Esatto. Il tso è l’eccezione del sistema e quindi deve essere giustificato.

Sulla materia è intervenuta anche la Consulta?

Si, la Corte costituzionale, a partire dal 1990, ha affermato che per la vaccinazione vale il principio di proporzionalità ed adeguatezza rispetto alla finalità della tutela della salute collettiva. In altre parole deve essere sussidiaria ad altre misure di prevenzione e profilassi.

“L’ultima spiaggia?”

Quando - come nel caso del Covid - non ci sono altre possibilità per evitare il contagio.

A livello europeo cosa prevedono le norme?

Vorrei ricordare la Convenzione di Oviedo del Consiglio d'Europa del 1997. Non si può subordinare l’interesse del singolo a quello della collettività se esistono altre misure idonee. E poi occorre un consenso consapevole e informato, come per tutti i trattamenti medico- sanitari.

E in caso di effetti collaterali?

Il legislatore italiano nel 1992 ha previsto un indennizzo per i danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a seguito di vaccinazioni obbligatorie. Si tratta ad esempio dell’antipoliomelite, antiepatite B, antimorbillo, antiparotite e antirosolia.

Come funziona?

E’ una procedura molto burocratizzata, dopo la domanda c’è una commissione medica che valuta il nesso di causalità. Ritenuta insufficiente, nel 2005 la legge è stata modificata prevedendo ulteriori indennizzi.

Lei accennava all’obbligo delle

vaccinazioni per i minori. Ci può spiegare come si articola?

Mi riferivo al decreto- legge 76 del 2017, convertito nella legge n. 119 del 2017, dove si introducevano dieci vaccinazioni per i minori della scuola dell’obbligo. Come detto, ha fatto molto discutere. Ricorderete quando un Ministro, nel 2018, volle introdurre un ' obbligo flessibile'. Un ossimoro che è rimasto nella memoria di molti cittadini.

Quali le sanzioni in caso di mancata ottemperanza?

Il divieto di iscrivere un ragazzo a scuola senza certificato vaccinale. Si incideva sul diritto all'istruzione, con sanzioni amministrative pecuniarie per i genitori.

Quali possono essere le future sanzioni per un adulto che non si sottoponga ad una eventuale vaccinazione obbligatoria anti Covid- 19?

Vorrei fare una premessa. Fra gli adulti ci sono i lavoratori. Alcune categorie di lavoratori hanno già da tempo due vaccinazioni obbligatorie: l'antitetanica e l’antitubercolare.

Se un lavoratore di questa categoria rifiuta di vaccinarsi?

Il medico del lavoro, dopo averlo accertato, lo dichiara non idoneo alla mansione. Ci può anche essere un licenziamento per giusta causa, se il lavoratore non è impiegabile in altre mansioni.

Devono essere individuate delle sanzioni?

Probabilmente si individueranno non solo sanzioni, ma preclusioni: “Non sei vaccinato, non puoi accedere in un determinato luogo o svolgere un determinato lavoro”.

E’ la c. d. “bio- sicurezza”?

Una degenerazione dello Stato di diritto. Come già preconizzato da Foucault, che coniò il termine ' bio- potere'. Ma sul punto vorrei aggiungere altro.

Prego.

Penso ai recentissimi provvedimenti di alcune Regioni ( come la Sicilia) che hanno stabilito una quarantena obbligatoria per chiunque torni da uno Stato estero.

L’isolamento domiciliare fiduciario?

Le parole sono importanti. Una misura equiparabile, nei fatti, alla detenzione domiciliare. Si tratta di provvedimenti restrittivi della libertà personale e di circolazione, adottati in violazione della Costituzione. E a prescindere dalla positività o negatività.

Analoghe accuse sono state mosse nei confronti dei dpcm.

Il decreto- legge 19 del 2020 ha ad esempio previsto sanzioni amministrative in caso di spostamenti fra regioni o addirittura fra comuni. Sanzionando anche infrazioni commesse prima dell’entrata in vigore. Il tutto in violazione del principio di legalità e di irretroattività.