Condannati gli imputati nel processo per le presunte irregolarità nelle operazioni effettuate da Mps per coprire le perdite dovute all’acquisizione di Antonveneta, tra il 2008 e il 2012. Il Tribunale di Milano ha inflitto 7 anni e 6 mesi di carcere Giuseppe Mussari, 7 anni e 3 mesi Antonio Vigni e 4 anni e 8 mesi Gian Luca Baldassarri, ex vertici di Monte dei Paschi di Siena.

I giudici hanno anche condannato Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Rocca Salimbeni a 5 anni e 3 mesi. Il Tribunale ha disposto confische per un importo complessivo di oltre 150 milioni di euro nei confronti di Deutsche Bank AG, compresa la filiale londinese, e Nomura, imputate a Milano in qualità di enti. I giudici della seconda sezione penale hanno anche condannato i due istituti di credito a sanzioni pecuniarie da 3 milioni di euro ed oltre.

Al centro del processo, i cui atti sono stati trasmessi dalla procura di Siena a quella di Milano per competenza nel 2015, ci sono le operazioni finanziarie che in quegli anni sarebbero servite a occultare le perdite causate dall'acquisto di Antonveneta, costata circa 10 miliardi di euro nel 2008. Sul banco degli imputati c'erano 13 persone. Oltre agli ex vertici Mps anche sei ex dirigenti di Deutsche Bank e due ex manager di Nomura. Con loro, tre società: Nomura, la sede di Londra e la sede centrale di Deutsche. I reati contestati a vario titolo erano manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo agli organi di vigilanza, quest'ultimo in parte prescritto. Il processo è cominciato nel dicembre di tre anni fa e ha visto circa 1.300 parti civili, tra piccoli investitori, associazioni di risparmiatori, Banca d'Italia e Consob. Quest'ultima però la scorsa udienza ha revocato la costituzione nei confronti dei 6 ex manager di DB e di conseguenza anche nei confronti delle due società tedesche. L'istituto di credito tedesco ha infatti raggiunto transazioni con parecchi risparmiatori che sono così usciti da processo.