Parte la campagna # zerowar2020, promossa dal Consiglio Nazionale Forense e dalla fondazione Univerde. Si svolge oggi la conferenza di presentazione, con il presidente del Cnf Andrea Mascherin e il presidente di Univerde Alfonso Pecoraro Scanio. La campagna nasce per diffondere la cultura del dialogo e del diritto, con approccio trasversale e laico, per promuovere la pace come diritto del nuovo millennio. All’evento sono presenti anche Mario Pescante, in rappresentanza del Comitato olimpico internazionale e in videoconferenza il premio Nobel per la pace tunisino, l’avvocato Abdel Aziz Essid.  Parte la campagna # zerowar2020, promossa dal Consiglio Nazionale Forense e dalla fondazione Univerde.

Il progetto, che nasce per diffondere la cultura del dialogo e del diritto con l’ambizioso obiettivo di mettere fine alle guerre in corso, prende il via oggi, con una conferenza stampa presso la sede del Cnf. «Il comitato # zerowar nasce con l’obiettivo di promuovere una campagna trasversale e laica, diretta a costruire nel sistema dei diritti di ultima generazione il diritto alla pace. Il ruolo dell’avvocatura diventa centrale, perchè loro spetta la tutela dei diritti fondamentali. Il Cnf ha già messo in campo un impegno importante, con prese di posizione ad eventi internazionali come il G7, sul tema del linguaggio d’odio in rete», ha spiegato il presidente del Cnf, Andrea Mascherin. L’iniziativa, infatti, punta a riportare al centro il diritto come strumento pacificatore.

Come ha sottolineato il presidente della fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio in una recente intervista, infatti, «gli avvocati possono svolgere un ruolo fondamentale per favorire la pace. Non a caso il diritto è lo strumento principale per la risoluzione dei conflitti. Noi vogliamo azzerare le guerre in corso nel pianeta entro il 2020, la scadenza delle olimpiadi di Tokyo, e cominciamo adesso in concomitanza con la tregua olimpica per le olimpiadi in Corea del Sud. Puntiamo a mettere in campo azioni perchè ai conflitti armati si sostiuiscano il dialogo e il diritto, in vista almeno di un armistizio globale». Alla conferenza stampa, per questo, sarà presente Mario Pescante, Osservatore del Comitato olimpico internazionale presso l’Onu. Il ruolo del Cio, infatti, è stato fondamentale per ottenere la Tregua olimpica ( il periodo di pace anche tra nazioni tra loro in guerra, durante lo svolgimento dei giochi olimpici), perfetto esempio di azione in favore della pace. Interverranno inoltre anche il direttore generale del Ministero degli Esteri, Vincenzo De Luca e Alberto Schepisi, presidente dell’associazione Diplomazia e Sport, a testimoniare l’importanza del progetto sia a livello ministeriale che sportivo.

Infine, interverrà in videocollegamento il premio Nobel per la pace del 2015, l’avvocato Abdel Aziz Essid, componente del quartetto per la pace tunisino e membro dell’Onat ( l’Ordine degli Avvocati tunisino), che racconterà la sua esperienza come promotore di pace nel suo paese, all’indomani della Rivoluzione dei Gelsomini nel 2011.

Al comitato appena costituito, inoltre, aderiranno in futuro anche altri soggetti e la campagna si articolerà in molteplici appuntamenti, che si svolgeranno per tutto il 2018. «Vorremmo avere vicino in futuro anche il Coni e il Cio, perchè siamo convinti che il modello di convivenza e competizione pacifica, come succede alle Olimpiadi, sia un traguardo da tagliare anche a livello politico», ha anticipato Mascherin.