È stato finalmente presentato il nuovo Garante nazionale dei diritti dei detenuti. Costituitosi da meno di due mesi, ha sede in un palazzetto addossato a Regina Coeli. I COMPONENTIA presiederlo Mauro Palma, a cui si affiancano altri due membri, Emilia Rossi e Daniela de Robert. Le nomine, proposte dal ministro della Giustizia, vagliate dalle commissione Giustizia di Camera e Senato, e designate dal Presidente della Repubblica, sono state completate il 3 marzo scorso. Palma ha presieduto per un lustro il Comitato per la Prevenzione della tortura al Consiglio d’Europa, da ultimo è stato al vertice della commissione ministeriale sui problemi della detenzione. Emilia Rossi è una penalista molto impegnata negli organismi di categoria, in particolare per la revisione delle asprezze normative più insopportabili, Daniela de Robert è caposervizio Esteri al Tg2 e ha dedicato molte energie al volontariato nelle carceri, oggetto di alcuni suoi libri.NUMEROSE SEGNALAZIONI DALLE CARCERILa struttura ha appena iniziato a lavorare ma in poche settimane ha ricevuto una cinquantina di segnalazioni di diritti violati da parte dei detenuti e ha visitato diverse carceri, tra cui Padova, Venezia, Reggio Calabria, Catanzaro e anche Oristano, solo per la sezione di alta sicurezza. L'ufficio coordinato da Palma esaminerà la corrispondenza, risponderà, ma soprattutto ne terrà conto per intervenire non su singoli casi, ma su problematiche di natura generale che dovessero emergere. L’obiettivo supportare l'attività dei magistrati di sorveglianza, che spesso per necessità sono più concentrati sull'applicazione delle misure, comprese quelle alternative al carcere, che sulle verifiche legate alle condizioni di vita detentiva.LO STAFF VERRÀ TRIPLICATOIl collegio del Garante resta in carica 5 anni e non è rinnovabile ma nemmeno revocabile. I componenti non possono ricoprire ruoli politici in contemporanea, né far parte della pubblica amministrazione. Ogni anno l'attività svolta sarà oggetto di una relazione al Parlamento. Attualmente lo staff operativo è composto da 9 persone, tutte provenienti dai ranghi della p.a., che quindi, essendo già stipendiate, non gravano sul bilancio; l'intenzione è di aumentare via via le unità fino ad arrivare a una trentina di persone. Il budget è di 200.000 euro, stanziati con la legge di Stabilità, e copre i costi per le remunerazioni dei tre componenti il collegio e per l'attività di visite e ispezioni. La struttura entrerà a regime in autunno.ECCO TUTTE LE FUNZIONI NEL DETTAGLIOPotere di accesso e visita 'a sorpresa', senza autorizzazione e senza preavviso nelle carceri e nei luoghi in cui sono ristrette persone private della libertà personale, comprese le sezioni in cui sono detenuti soggetti in regime di 41bis. Potere di colloquio riservato con qualunque persona privata della libertà personale. Facoltà di fare proposte e osservazioni in relazione alla legislazione in vigore. Dovere di indipendenza e autonomia. Dovere di riservatezza e non comunicazione, se non agli organi istituzionali.