"La classe dirigente di questo Paese quando delinque fa un numero di vittime incomparabilmente più elevato di qualunque delinquente da strada e fa danni enormi", da detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo, oggi a Pisa durante una lectio magistralis agli studenti del master in analisi, prevenzione e contrasto della criminalità. Dopo la sua intervista di oggi al Corriere della Sera, le sue dichiarazioni gettano benzina sul fuoco.  "Oggi - ha concluso - inchieste recenti dimostrano che il sistema del 1992 è proseguito ininterrottamente. E a noi ci dicono che abusiamo della custodia cautelare: sono senza vergogna"."Nella lotta alla corruzione una delle cose che bisognerebbe fare è introdurre forti norme premiali per chi collabora, l'ultima legge contro la corruzione le ha finalmente introdotte", ha aggiunto il magistrato. "Si potrebbe - sottolinea - persino assicurare la totale non punibilità come avviene per i collaboratori di giustizia". Il collega LegniniIl vicepresidente del Csm Giovanni Legini ha definito quelle di Davigo "affermazioni non condivisibili". In una nota, ha scritto che "Le dichiarazioni del Presidente Davigo rischiano di alimentare un conflitto di cui la magistratura e il Paese non hanno alcun bisogno, tanto più nella difficile fase che viviamo". La replica del Pd"Nell'intervista al Corriere della sera Piercamillo Davigo si è costruito un ring dove tira cazzotti da solo. Perchè, a chi giova?". Walter Verini, capogruppo Pd della commissione Giustizia di Montecitorio, commenta così le affermazione del neo-presidente dell'Anm e aggiunge: "l'impressione fortissima è che Davigo sia rimasto agli anni in cui le maggioranze politiche facevano leggi ad personam e davvero non volevano l'indipendenza della magistratura". "Il nostro Paese ha bisogno di una magistratura autorevole, come senz'altro sono i nuovi vertici dell'Anm, e di una politica che, nel rispetto dei propri ruoli, faccia le leggi indispensabili per riformare la vecchia macchina dello Stato. Non siamo più a vent'anni fa, è inutile oggi mostrare i muscoli".La difesa di M5SSolidarietà da parte di Luigi Di Maio al Presidente dell'Anm, Piercamillo Davigo. "Il Pd sta attaccando un magistrato che credo, nessun cittadino italiano possa smentire. Quei partiti, invece di attaccare Davigo dovrebbero guardare in casa loro, provare a ripulirsi in casa loro". "Se oggi - aggiunge il vice presidente della Camera - noi ci troviamo tra i primi paesi in Europa per percezione della corruzione è perchè come sempre il pesce puzza dalla testa, e in questo paese la testa sono le organizzazioni politiche e che sarebbe più opportuno chiamare comitato di affari, e non affari illeciti, ma affari. Hanno smesso di mettere al centro delle politiche pubbliche la persona, e hanno messo gli affari".