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Pesanti raid russi su Kiev e Odessa
La notte scorsa la Russia ha colpito l’Ucraina con una serie di attacchi aerei su Kiev e Odessa, utilizzando missili balistici e droni. Le esplosioni sono iniziate intorno a mezzanotte nel distretto di Obolon e in altre zone della capitale. Secondo il sindaco Vitali Klitschko, il bilancio provvisorio è di quattro feriti. In un palazzo del distretto di Solomyanskyi è scoppiato un incendio.
A Odessa, invece, un attacco con droni ha causato un morto e quattro feriti, oltre a danni a un ospedale neonatale e ad altre infrastrutture civili, come riportato da The Kyiv Independent.
Parallelamente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l’avvio dello scambio di prigionieri con la Russia, definendolo la “prima fase” di un processo articolato in più tappe. L’intesa è stata raggiunta durante il secondo round di colloqui tenutosi a Istanbul il 2 giugno.
«Gli ucraini stanno tornando a casa dopo la prigionia in Russia. Fra loro ci sono feriti, gravi e giovani sotto i 25 anni», ha scritto Zelensky in un post su X. «Il processo è complesso e delicato, ma andrà avanti nei prossimi giorni. Ringrazio tutti coloro che lo stanno rendendo possibile», ha aggiunto.
Nel suo messaggio serale, Zelensky ha anche fatto riferimento agli scontri in corso: «I combattimenti più duri continuano nella direzione di Pokrovsk, nell’area di Kursk e lungo il confine nella regione di Sumy. Le forze russe continuano ad avanzare ignorando le perdite, ma il loro potenziale non è infinito. Le nostre azioni stanno rallentando il loro slancio».