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Talebani
Il Pakistan ha reso noto di aver ucciso 31 militanti talebani pakistani (Ttp) in due operazioni militari condotte lungo il confine con l’Afghanistan. Le azioni arrivano all’indomani di un’imboscata che sabato ha causato la morte di 12 soldati pakistani, attentato rivendicato dal gruppo jihadista. Secondo il comunicato diffuso dalle forze armate, i militanti sono stati definiti “Khwarij”, termine usato dal governo per indicare i combattenti estremisti. Islamabad ha inoltre accusato l’India di sostenere indirettamente le cellule terroristiche, nel solco delle tensioni esplose a maggio con una scaramuccia armata tra i due Paesi, entrambi potenze nucleari.
L’offensiva al confine con l’Afghanistan
«Sono in corso operazioni di sanificazione per eliminare qualsiasi altro militante sponsorizzato dall’India», ha riferito l’esercito. L’area interessata è quella del Khyber Pakhtunkhwa, dove la presenza del Ttp è aumentata dopo il ritorno al potere dei talebani afghani a Kabul nel 2021. Il Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp) è distinto dai talebani afghani ma mantiene legami ideologici e operativi con loro. Islamabad accusa il governo afghano di consentire ai miliziani di usare il territorio come base per attacchi oltre confine, accuse che Kabul respinge.
Secondo il Center for Research and Security Studies di Islamabad, quest’anno oltre 460 persone, in gran parte membri delle forze di sicurezza, hanno perso la vita in attentati compiuti da gruppi armati nel Khyber Pakhtunkhwa e nel Belucistan. Il 2023 era già stato l’anno più sanguinoso dell’ultimo decennio, con oltre 1.600 morti, quasi la metà militari e poliziotti.