Novaya Gazeta Europa ha appreso che il corpo di Alexey Navalny si trova nell’obitorio dell’ospedale distrettuale di Salekhard, in Siberia. Ma, secondo i collaboratori del dissidente, il corpo non ci sarebbe. L'avvocato di Navalny ha visitato l'obitorio e l'ha trovato chiuso, scrive la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh su X: «Il legale e la madre di Alexei sono arrivati all'obitorio di Salekhard. E' chiuso, nonostante le assicurazioni della colonia penale. L'avvocato ha chiamato il numero di telefono indicato sulla porta. Gli è stato detto che era la settima persona a chiamare oggi. Non hanno il corpo all'obitorio». Kira Yarmysh ha chiesto che il corpo venga consegnato immediatamente alla famiglia. Il Comitato Investigativo russo ha informato il team di Navalny che il corpo del principale oppositore russo non sarà consegnato ai parenti "fino al completamento delle indagini" sulle cause della sua morte. «È ovvio che mentono e fanno di tutto per non dover consegnare il corpo», ha dichiarato la portavoce di Navalny.

Intanto a tutto sabato, nessuna autopsia era ancora stata eseguita, hanno detto alcune fonti citate da Novaya Gazeta Europa. Secondo una fonte delle unità paramediche inoltre, il corpo di Navalny presenterebbe dei lividi, per quanto apparentemente non derivanti da percosse. «Da paramedico esperto, posso dire che le ferite descritte da coloro che le hanno viste sembravano essere dovute a convulsioni... Se una persona ha le convulsioni e gli altri cercano di trattenerla ma le convulsioni sono molto forti, presentano lividi. Hanno anche detto che aveva un livido sul petto, del tipo che deriva dal massaggio cardiaco indiretto», ha affermato la fonte.

Secondo la presidente georgiana, Salome Zourabichvili, il momento dell’annuncio della morte del dissidente russo Alexei Navalny non è stata una coincidenza, ma un messaggio dalla Russia. «Penso che non sia stato un caso che la morte di Navalny sia stata annunciata poche ore o minuti prima dell’inizio della Conferenza di Monaco», ha detto Zourabichvili alla Dpa a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «Questa è la caratteristica tipica dell’attività russa, cercare di impressionare psicologicamente per lasciare intendere che la Russia sta facendo quello che vuole, dove vuole. E questo era un messaggio, credo, per la conferenza di Monaco», ha detto Zourabichvili. Il servizio carcerario russo ha annunciato per la prima volta la morte di

Navalny poco prima dell’inizio della Conferenza sulla sicurezza di Monaco venerdì scorso.

Alexei

Il quotidiano tedesco Bild, ipotizza che Navalny sarebbe morto poco prima di un suo possibile rilascio. Secondo Bild tra Mosca, Washington e Berlino sarebbe stato in programma uno scambio di prigionieri. Putin voleva Vadim Krasikov, l’agente responsabile dell’omicidio di Tiergarten, di cui fu vittima il 23 agosto del 2019 nel parco berlinese il dissidente georgiano-ceceno Zelimchan Kangoshvili. Putin ne aveva anche accennato pubblicamente nell’intervista al giornalista statunitense ex Fox News Tucker Carlson. Si discuteva, scrive la Bild, della possibilità che Putin rilasciasse in cambio il dissidente Navalny.

Non si placa la protesta in Russia dopo la morte di Navalny che il regime di Putin prova a reprimere. Oltre 400 persone sono state arrestate nel corso di veglie e manifestazioni spontanee in 36 diverse città della Russia. Lo scrive la ong russa Ovd sul proprio sito web. Gli arresti, secondo l’elenco fornito da Ovd, sono avvenuti a: Mosca, San Pietroburgo. Pietroburgo, Nizhny Novgorod, Kazan, Ekaterinburg, Khanty-Mansiysk, Taganrog, Ulan-Ude, Bryansk, Krasnodar, Tver, Surgut, Belgorod, Novosibirsk, Rostov sul Don, Murmansk, Ufa, Tomsk, Chelyabinsk, Vorkuta, Nizhnevartovsk, Orenburg , Samara, Revda, Stavropol, Yakutsk, Sochi, Kursk, Vladikavkaz, Ryazan, Barabinsk, Astrakhan, Yoshkar-Ola, Magnitogorsk, Tyumen e Ukhta.

La figura di Navalny è stata ricordata anche dal leader degli U2 Bono, in un momento del suo concerto alla Sphere di Las Vegas. Come riportato sull’account X del gruppo musicale con la disdascalia “Il canto del pubblico di stasera... ALEXEI NAVALNY”. Bono ha detto, rivolto al suo pubblico:  «La prossima settimana saranno due anni dall’invasione di Putin. Per queste persone libertà non è solo una parola in una canzone, è la parola più importante al mondo, così importante che gli ucraini stanno combattendo e morendo per essa. Così importante che Alexei Navalny ha scelto di rinunciare alla sua. Pare che Putin non dirà mai il suo nome, allora stasera come persone che che credono nella libertà dobbiamo dire il suo nome. Non solo ricordarlo, ma dirlo». Il cantante ha poi iniziato a scandire il nome di Navalny invitando il pubblico a fare altrettanto.