La Corte Suprema russa ha respinto il ricorso di Aleksei Navalny sulla sua detenzione in carcere. L’attivista era stato arrestato al rientro dalla Germania, dove era stato curato da un avvelenamento mentre si trovava in Russia, il 17 gennaio 2021. La giustizia russa aveva deciso in quella occasione di fargli scontare in carcere una precedente condanna di 3 anni e mezzo che era stata sospesa, a causa delle violazioni di restrizioni e obblighi legati proprio a quella condanna. Navalny sta scontando la pena in un penitenziario a Pokrov. Lo scorso 22 marzo, il tribunale distrettuale Lefortovsky di Mosca ha condannato in carcere Navalny a nove anni da scontare in una struttura penitenziaria di alta sicurezza per le accuse di frode e oltraggio alla Corte, tenendo conto anche delle condanne già decise in altri processi. L’attivista è ancora imputato in altre cause penali per la creazione di una rete estremista e di un’organizzazione che viola la personalità e i diritti dei cittadini. Nel gennaio 2022, Navalny è stato aggiunto da Mosca alla lista degli individui e delle organizzazioni coinvolte in attività terroristiche ed estremiste.