Il ministero della Giustizia russo ha aggiunto il World Wildlife Fund (Wwf) al suo registro degli agenti stranieri, insieme a un importante critico del Cremlino, a un famoso economista e a pochi altri. Spiegando la decisione a Mosca, il ministero ha affermato che l'organizzazione, “con il pretesto di proteggere la natura e l'ambiente... ha cercato di influenzare le decisioni delle autorità esecutive e legislative” e “ha ostacolato la realizzazione di progetti industriali e infrastrutturali”.

I rappresentanti del Wwf hanno dichiarato al sito Meduza che la decisione di designare l'organizzazione come agente straniero è infondata. Hanno annunciato che contesteranno la decisione in tribunale e hanno sottolineato che il gruppo continuerà a “proteggere le specie animali rare e a preservare la natura della Russia”. 

Il ministero ha aggiunto alla lista anche l'economista russo Sergei Guriev, professore a Sciences Po, un'università francese nota anche come Istituto di studi politici di Parigi. Il ministero ha accusato Guriev, critico del Cremlino, di “parlare negativamente dei militari delle Forze armate russe” e di “diffondere attraverso i media stranieri false informazioni sulle decisioni prese dagli organi statali russi e sulle politiche da essi attuate”. Tra le altre persone aggiunte al registro figurano Gennady Gudkov, un ex parlamentare che si è opposto pubblicamente all'invasione russa in Ucraina, e la blogger femminista Nika Vodvud.

Un'altra aggiunta alla lista è stata la Free Buryatia Foundation, un gruppo di difesa della regione siberiana della Buryatia che ha condannato la campagna militare della Russia in Ucraina. Il gruppo ha aiutato decine di soldati che si sono rifiutati di continuare a combattere in Ucraina a tornare a casa. Il ministero della Giustizia ha accusato la fondazione di chiedere “azioni i cui risultati potrebbero violare l'integrità territoriale della Russia”.