Il direttore di Russia Today, Margarita Simonyan, ha ribadito che il magazine ha sospeso l’anchorman Anton Krasovsky, che quattro giorni fa, parlando in diretta, ha chiesto che i bambini ucraini vengano «annegati» e «bruciati». L’emittente è da allora nella bufera, accusata da Kiev di incitamento al genocidio. «Le parole di Anton Krasovsky sono state brutali e disgustose», ha sottolineato Simonyan, che parla di «follia momentanea». «Forse Anton spiegherà che tipo di follia temporanea le ha innescate e perché sono uscite dalla sua bocca. È difficile credere che Krasovsky credesse sinceramente che i bambini debbano essere annegati», ha aggiunto su Telegram. Favorevole alla guerra e sanzionato dall’Unione europea, Krasovsky è uno dei commentatori allineati con il Cremlino. L’Ucraina ha chiesto che la testata sostenuta dal Cremlino venga messa al bando in tutto il pianeta: «Questo è un incitamento violento al genocidio», ha osservato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. «Per questo - ha aggiunto Kuleba - metteremo sotto processo questa persona, che non ha nulla a che fare con la libertà di parola».

Bufera su Russia Today, Twitter oscura l'account

Nel frattempo Twitter ha oscurato l’account dell’emittente russa Rt (Russia Today) in seguito a una "valida richiesta legale", come spiega la piattaforma social. In caso di richieste legali come un’ingiunzione del tribunale, Twitter interviene e nasconde l’account segnalato. Nel caso di Russia Today la decisione riguarda i commenti dell’anchorman Anton Krasovsky. Krasovsky, come riporta il Guardian, si è scusato per le sue dichiarazioni, definendosi «estremamente imbarazzato». L’account di Rt risulta oscurato in Portogallo, Finlandia, Svezia, Irlanda, Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Italia, Malta, Germania, Grecia, Romania, Paesi Bassi, Bulgaria, Austria, Lussemburgo, Lettonia, Regno Unito, Danimarca , Lituania, Croazia, Estonia, Cipro, Francia, Spagna e Belgio.