Il calendario della discordia. Succede a Udine, in Friuli Venezia-Giulia, dove un avvocato, Piero Colle, decide di metter su un volantino con una copertina alquanto esplicita, rappresentante l'organo genitale femminile. Piero Colle, oltre ad essere un legale, è uno scrittore e critico d’arte, nonché fotografo. L'anno scorso infatti aveva firmato un calendario dedicato ai suoi colleghi. Ora il nuovo lavoro, intitolato "Histoire de la Chatte. Apoteosi dell’inenarrabile”. Piero Colle ha definito il calendario hot come un lavoro «fortemente, spasmodicamente, scelleratamente erotico». La presentazione ufficiale ci sarà a breve, ma non mancano le polemiche. Colle, però, va dritto per la sua strada. «Sarà un calendario su questo tema e con immagini anche molto elaborate dal punto di vista del progetto e della strutturazione delle fotografie – racconta l'avvocato Piero Colle -. Mi è sembrato interessante lanciare anche questa sfida intellettuale. Le polemiche non mi spaventano: in parte mi divertono, in parte, alla lunga, anche mi annoiano». Perché la scelta di immagini così esplicite? Il legale risponde così: «Io da sempre mi colloco nel naturismo - risponde Colle a Friuli Oggi -, e quindi ho una relazione con nudo quotidiana e serena, ma c’è sempre una ricerca in sede artistica che si rinnova su questo tema, che è uno dei temi importanti dell’arte e della vita, basti pensare a L’origine del mondo del 1866 di Courbert. E la stessa Divina Commedia, su cui tengo periodicamente conferenze, è testo estremamente erotico: un leit motiv che i perversi vogliono negare, ma che io esalto anche in questa concezione fetish, come è necessariamente una mentalità analitica, e che trova compimento d’espressione anche in questo recentissimo progetto».

Le reazioni al calendario hot di Piero Colle

Dusy Marcolin, presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, ha invitato il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Udine ad assumere ogni iniziativa «tesa a una condanna senza riserve dell'indegno spettacolo offerto da un vostro iscritto. Va da sé che, tra tali iniziative del Consiglio, non potranno mancare anche quelle di natura disciplinare, atteso come debba ritenersi violato il principio di dignità e decoro che sempre deve essere rispettato dagli avvocati», scrive Marcolin. Pina Rifiorati, presidente della commissione Pari opportunità dell'Ordine e il presidente degli avvocati udinesi Massimo Zanetti hanno stigmatizzato l'accaduto, affermando che il calendario hot non ha nulla a che fare con la professione forense. «L'Avvocatura friulana - anche in adempimento al proprio ruolo sociale - da tempo impegnata anche nell'affermazione della cultura del rispetto e nel contrasto alla violenza di genere, esprime sdegno e si dissocia da simili iniziative e si fa portavoce, anche in questa circostanza, dei diritti fondamentali e della dignità delle donne, quali baluardi ineludibili della società civile».