Milano, 30 ago. (Adnkronos) - La scalata di Luca Ruffino, inizialmente in prima persona poi più di recente attraverso la società Sif di cui era presidente, in Visibilia Editore, società fondata dalla ministra del Turismo Daniela Santanché, inizia da lontano. Un passo alla volta che lo porta a detenere l'1,70% a settembre 2022 e quasi un anno dopo, ad agosto 2023, il 22,34% come comunicato dal gruppo editoriale, dopo che la Consob - con una delibera firmata dal presidente Paolo Savona - ha ricostruito la compagine azionaria, ritenendo che le informazioni non fossero in possesso di Visibilia che però, poco dopo, ha inoltrato una sua nota 'aggiornando' al 4 agosto le percentuali dei principali azionisti. Un silenzio che qualcuno potrebbe essere costretto a spiegare alla procura di Milano che indaga sul dissesto economico del gruppo. La delibera della Commissione che vigila sul mercato è stata necessaria dopo che, nonostante le ripetute interlocuzioni, Ruffino non ha comunicato - "nel periodo giugno 2023- luglio 2023" - acquisti o vendite di azioni, sebbene dal 7 marzo scorso fosse diventato presidente di Visibilia editore quindi obbligato a quel tipo di comunicazioni. La ricostruzione a posteriore consente di affermare che nell'aumento di capitale del gruppo il manager ha investito circa 300mila euro, mentre dal 9 giugno al 28 luglio scorso ha acquistato circa 960mila azioni per un controvalore di oltre 350mila euro. Gli ultimi acquisti, sempre da un altro internal dealing, risalgono alla vigilia del 5 agosto scorso quando ha impugnato la pistola e ha deciso di spararsi nel suo appartamento a Milano. L'assenza di risposte alle specifiche richieste formulate dalla Consob - quindi la mancata comunicazione o il ritardo di notizie al mercato capaci di turbare le negoziazioni che aprono ipotesi di abuso di mercato che vanno dalle mancate comunicazioni all'organo di vigilanza all'insider trading - sarebbe stata 'alleviata' solo in parte dal gruppo Sif che, di recente, ha raccolto in due comunicazioni gli acquisti fatti a giugno e luglio e che hanno portato la società che gestisce condomini ad avere il 51,03%. Lo scorso 20 giugno, dopo l'aumento di capitale in cui Sif ha investito circa 900 mila euro, Visibilia aveva dato conto del superamento della soglia rilevante del 30%, Sif Italia deteneva già il 45,81% del capitale sociale del gruppo editoriale. Una cifra non secondaria in termini di regole e che apre un altro fronte: emerge, secondo indiscrezioni, che "già a ottobre del 2022 Sif e Ruffino avrebbero superato la soglia del 30%", ma la comunicazione non è così tempestiva, perché? L'assenza è legata all'ipotesi di opa obbligatoria? La questione non è così chiara: ci sarebbe potuta essere l'esenzione stante le condizioni economiche di Visibilia, ma ciò che sembra chiaro è che Visibilia non ha recepito nel suo statuto l'istituto dell'opa tardiva. Le società negoziate sul mercato Egm sono disciplinati più a livello 'contrattuale' che normativo e su di loro 'vigila' Borsa Italiana. In attesa di capire perché Ruffino pur rivestendo un ruolo di primo piano e investendo direttamente e tramite Sif circa 1,3 milioni negli ultimi tre mesi - la quota diretta e tramite società è più che raddoppiata in dieci mesi - abbia deciso di omettere informazioni che avrebbe messo in allerta l'autorità di vigilanza, si attende domani, giovedì 31 agosto, il cda per conoscere gli ultimi dati di Visibilia editore. E il prossimo 14 settembre, davanti ai giudici del settore civile, nel procedimento promosso da alcuni soci di minoranza, il nuovo management dovrà dimostrare che sta gestendo al meglio il gruppo quotato che ha navigato in acque agitate.
Visibilia: Sif e Ruffino avevano superato soglia 30% a ottobre 2022, dubbi su Opa
30 agosto, 2023 • 17:00

