Roma, 15 apr. (Adnkronos) - "Si passerà dal precedente paradigma, che poneva uomini e macchine come avversari, ad uno di cooperazione, sino ad arrivare poi allibridazione fra esseri umani e Ia". Così Mariarosaria Taddeo, professoressa di etica digitale e tecnologie di difesa e Direttrice del programma DPhill (Icss) Internet Institute Oxford, in occasione del XVIII Convegno Nazionale Asstra, in corso a Roma. Il problema - ha continuato Taddeo - sorgerà quando vi sarà discrepanza fra uomo e macchina nellambito del processo decisionale. LIntelligenza artificiale - ha spiegato Taddeo - è un agente che riesce a fare ciò che luomo fa con lintelligenza senza esserne dotata. LIA - ha aggiunto Taddeo - è uninfrastruttura che comporta opportunità ma anche sfide, prima fra tutte quella etica. LIa ha proseguito Taddeo funziona bene perché opera grazie alla grande quantità di dati che noi produciamo, ma che non siamo in grado di analizzare. Nellambito dei trasporti ha osservato Taddeo - lIa potrà prevedere incidenti, tramite telecamere e sensori. Questo potrebbe però compromettere e sacrificare la privacy e sottoporre la popolazione ad un controllo esagerato, ha precisato l'esperta. Inoltre lIa ha mostrato di favorire le discriminazioni, essere poco trasparente e, dunque, poco controllabile e prevedibile. In merito ha sottolineato Taddeo - alle sfide per fruire appieno dei benefici dellIa, un ruolo importante lo assumono i dati". "Stiamo andando a rilento - ha evidenziato Taddeo - dobbiamo accelerare la digitalizzazione, in quanto levoluzione dellAi va di pari passo con questa. Unaltra questione è quella della sostenibilità, in quanto da un lato lIa potrebbe contribuire a uno scenario futuro più sostenibile ma è importante che le aziende che si servono dell'Ai attuino pratiche di utilizzo sostenibili, riducendo le emissioni, ha concluso Taddeo.