Roma, 19 set. - (Adnkronos) - Dopo un primo semestre 2023 "più forte del previsto" con un +3,2%, "aiutato dal calo dei prezzi dell’energia e dalla riapertura della Cina", l'Ocse "prevede un rallentamento della crescita globale" che quest'anno e il prossimo resterà a livelli "inferiori alla media, rispettivamente al 3% e al 2,7% nel 2023 e nel 2024". Lo scrive l'Ocse nell'aggiornamento dell'Economic Outlook segnalando chiaramente come "l’impatto delle politiche monetarie più restrittive" adottate dalle banche centrali con continui e consistenti rialzi dei tassi "sta diventando sempre più visibile", anche se si specifica che questo inasprimento è "necessario per contenere l'inflazione". Nei primi sei mesi - si sottolinea - la crescita è stata relativamente robusta negli Stati Uniti e in Giappone, ma debole nella maggior parte dell’Europa, in particolare in Germania.Tra le economie dei mercati emergenti del G20, quest’anno le sorprese sulla crescita sono state per lo più positive, soprattutto in Brasile, grazie a risultati agricoli favorevoli legati alle condizioni meteorologiche, in India e in Sud Africa. La crescita in Cina "ha tuttavia perso slancio, con l’affievolirsi dello spunto iniziale legato alla riapertura mentre i problemi strutturali nel settore immobiliare che continuano a pesare sulla domanda interna".
**Ocse: politiche monetarie rallentano crescita, in 2023 Pil globale +3%**
19 settembre, 2023 • 09:05