Roma, 26 mag. (Adnkronos) - "La Francia ha una sola linea: lItalia è un Paese amico, al quale ci legano molte cose, tra cui laffetto reciproco. E quando ci sono questioni delicate, dobbiamo parlarne apertamente e amichevolmente. Le due cose vanno di pari passo e tutti i membri del governo francese, ognuno con le proprie parole, sanno che affronteremo meglio qualsiasi difficoltà con una maggiore cooperazione franco-italiana, a partire dalla questione migratoria", ha affermato la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ieri a Roma per incontrare Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della sera. "Oggi la maggior parte della pressione migratoria proviene dalla Tunisia piuttosto che dalla Libia. Dobbiamo aumentare la nostra cooperazione con la Tunisia attraverso il canale europeo, ovviamente, e anche attraverso i reciproci rapporti bilaterali con la Tunisia, che abbiamo interesse a coordinare bene", ha aggiunto, precisando che "abbiamo bisogno di rafforzare la lotta ai traffici irregolari di esseri umani alle frontiere tra Francia e Italia e di una riforma del sistema di Dublino, oltre a migliorare il database delle impronte digitali Eurodac e le procedure di richiesta di asilo nei Paesi di primo ingresso. È un tema eterno, ma voglio essere positiva perché abbiamo fatto progressi. Abbiamo un Consiglio europeo a giugno e la nostra ambizione condivisa è di affrontarlo con un nuovo passo avanti nel riavvicinamento delle posizioni. Dobbiamo tenere a mente questo calendario e usarlo per progredire. Non ci sono soluzioni nazionali. La soluzione sta nella cooperazione tra noi". Quanto alla fornitura di aerei all'Ucraina e all'addestramento dei piloti, "non cè nessun tabù. Ma sappiamo che ciò che lUcraina sta cercando sono gli aerei F-16, che la Francia non ha. Ma servono anche piloti, e bisogna distinguere tra laddestramento di base e laddestramento specifico per il caccia F-16. È ipotizzabile che si possa contribuire alla formazione di base", ha spiegato Colonna. La Francia "sta cercando di preservare la capacità di dialogo con la Cina, ad esempio sul clima, sulla biodiversità o sullintelligenza artificiale. Allo stesso tempo, abbiamo divergenze con la Cina sui valori, e anche sulla regione indo-pacifica. Il presidente Macron ha visto la premier Meloni sia a Reykjavik sia a Hiroshima, e si sono trovati daccordo sul raggiungere un equilibrio. Poi, sulla Via della Seta, spetta al governo italiano decidere". Con Tajani, Colonna ha anche parlato dellEmilia-Romagna. "Una squadra francese è sul posto per aiutare i soccorsi. Stiamo facendo il possibile per cercare una convergenza tra Francia e Italia, anche sulle questioni più delicate. Per esempio, siamo lieti di aver raggiunto un accordo globale con Italia e Germania, che apre la via alla creazione di una sezione del Tribunale unificato dei brevetti a Milano".