Roma, 20 set. (Adnkronos Salute) - La nefrite lupica è una malattia autoimmune cronica e complessa contro la quale bisogna cercare di limitare il ricorso ad alte dosi di corticosteroidi. La voclosporina - terapia orale che da poco ottenuto la rimborsabilità da Aifa - consente una riduzione giudiziosa della dose giornaliera di steroidi ed evita linsorgenza di pericolosi effetti collaterali. Può perciò diminuire i tassi daccesso al Pronto soccorso e le ospedalizzazioni dei pazienti. Lo ha detto Giandomenico Sebastiani, Direttore Uoc Reumatologia Ao San Camillo Forlanini e presidente della Società italiana di reumatologia (Sir) nel suo intervento alla conferenza stampa Nefrite lupica Nuove opportunità terapeutiche per i pazienti che si è tenuta oggi a Roma (Palazzo Ferrajoli). Durante il punto stampa - promosso dallazienda farmaceutica giapponese Otsuka al fine di sensibilizzare sulla patologia e sul suo impatto - è stata presentata la nuova terapia orale, un agente immunosoppressore che recentemente ha ottenuto la rimborsabilità da parte dellAgenzia italiana del farmaco già in commercio è stato ricordato - ma in attesa di essere inserita nei prontuari regionali". La voclosporina è un inibitore della calcineurina e agisce bloccando lazione di questo enzima coinvolto nellattivazione dei linfociti T, a loro volta principali responsabili della patogenesi spiega Sebastiani - è in grado così di ridurre linfiammazione e altri sintomi della malattia. Dagli studi in nostro possesso, sappiamo che la qualità di vita del paziente con Lupus eritematoso sistemico (Les) e nefrite lupica se trattato in maniera adegua e risponde alla nuova terapia orale, può essere del tutto sovrapponibile alla qualità di vita di un soggetto sano normale purché sia preso in carico tempestivamente grazie a una diagnosi precoce", conclude.