Dal ginnasta russo che la sfoggia sul podio fino ai nazionalisti che la attaccano con un adesivo sulle auto o la disegnano sui muri: la lettera Z è diventata il simbolo dellinvasione russa dellUcraina, una sorta di firma di chi vuole esprimere il sostegno alla decisione del presidente Vladimir Putin. Al punto da diventare reato in alcuni Stati della Germania. Prima la Sassonia e la Baviera, poi Berlino e il Baden-Württemberg hanno deciso infatti di  perseguire l'uso pubblico della Z, pena tre anni di prigione o una multa per chi manifesta apertamente il proprio sostegno alla guerra di Putin. Ma che vuol dire davvero quel simbolo? Una zeta tracciata con vernice bianca su camion, blindati e carri armati di Mosca era stata notata fin dallinizio delloperazione, a volte appariva allinterno di un quadrato. Si potrebbe trattare di un modo per rendere i mezzi identificabili rispetto a quelli ucraini dello stesso modello e per evitare il fuoco amico, soprattutto dallalto. Sul significato della Z, che non è neppure una lettera dellalfabeto cirillico, sono circolate però molte altre ipotesi. Secondo gli esperti militari potrebbe servire ai soldati russi per capire dove è diretto un particolare veicolo (potrebbe sottintendere Zapad, ovest, la direttrice principale dellinvasione). Del resto anche gli americani in Iraq dipingevano galloni sui loro mezzi per distinguere i diversi battaglioni. La grande diffusione della zeta fa però pensare ormai a una sorta di segno di uso generalizzato. Dal ministero della Difesa russo è stato affermato che sta per "za pobedu", "per la vittoria". Unaltra versione è che si alluda alliniziale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, un po' come si scrive il nome del nemico di turno sui missili destinati ai bombardamenti aerei, o alla fase finale della liberazione del Donbass. Quel che è certo è che è riconosciuta dai nazionalisti russi al punto che il sito di informazione pro-Cremlino, Russia Today, vende t-shirt con la zeta. E il ginnasta Ivan Kuliak, arrivato terzo in una gara di Coppa del mondo in Qatar, lha fatta stampare sulla maglietta che ha indossato anche durante la premiazione, quando si è trovato accanto al vincitore che era un ucraino, Kovtun Illia. In occasione delloperazione in Crimea, con lannessione della penisola ucraina sul Mar Nero, era stato il nastro di San Giorgio (nero e arancione), che ricorda la vittoria sul nazismo, lemblema del sostegno al presidente. Dalla rivoluzione di Maidan in poi, Mosca ha sempre più puntato sulla narrativa secondo cui lUcraina è un Paese in mano ai nazisti; il riferimento è a frange di ultradestra che a oggi però non hanno posto nel governo anche se il famigerato Battaglione Azov, di ispirazione neonazista, ha commesso documentati crimini in Donbass.