«Le logiche corporative deprimono la figura del magistrato», cui sono richieste rispetto dell«etica pubblica e assenza di autoreferenzialità». Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale i referendari di nuova nomina della Corte dei Conti. «Il filo rosso che deve caratterizzare, non soltanto lesercizio delle varie funzioni, ma ogni presa di posizione del magistrato in tutte le sedi, è il sentimento profondo di unetica delle istituzioni, la consapevolezza - ha spiegato il Capo dello Stato - di dover agire sempre sulla base di principi e per laffermazione di valori. La professionalità non può mai ridursi a mera tecnicalità, ma richiede lesercizio di onestà intellettuale, di equilibrio, di sobrietà, di obiettività, assenza di autoreferenzialità, disponibilità al confronto, e impone di rifuggire da logiche corporative che snaturano e deprimono la figura del magistrato». «Fronteggiare la pandemia e sostenere la ripresa - ha ricordato -hanno comportato limpiego di risorse ingenti, determinando un incremento significativo del debito pubblico, reso possibile dalle scelte di politica monetaria della Banca centrale europea e dalla sospensione del Patto di stabilità. La crescita del debito pubblico richiede un supplemento di responsabilità nella gestione della finanza pubblica e un utilizzo delle risorse mirato alla crescita economica». «Già a partire da questanno - ha poi aggiunto il Capo dello Stato - i documenti di finanza pubblica indicano lobiettivo di una riduzione del debito pubblico, obiettivo ineludibile se intendiamo rendere la ripresa stabile e duratura». «Le ingenti risorse attualmente destinate allItalia» per il Pnrr «vanno utilizzate in modo attento e responsabile, nella consapevolezza che ci troviamo in una condizione senza precedenti e verosimilmente irripetibile. Si tratta di cogliere o di perdere unopportunità straordinaria per lItalia e per lEuropa». «Non è rilevante soltanto quanto le risorse a nostra disposizione ci consentiranno nellimmediato di realizzare -ha aggiunto il Capo dello Stato- ma lo sono in misura ancor maggiore le prospettive aperte da questa coraggiosa e inedita forma di collaborazione fra gli Stati europei. La legalità finanziaria non è un asettico sistema di regole, in quanto riguarda la promozione delluguaglianza sostanziale e leffettiva tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione come fondamentali. Basti pensare al diritto alla salute, quanto mai in evidenza in questo periodo. Parimenti, i principi di efficienza, efficacia ed economicità dellagire amministrativo sono, con la legalità, la garanzia della qualità e quantità delle prestazioni e dei servizi in favore della collettività».