Secondo l'ex calciatore della Juventus Marchisio avrebbero dovuto farlo tutti perché si tratta di una questione troppo importante. Per il presidente della Figc Gravina, invece, il rifiuto di 6 azzurri su 11 di inginocchiarsi in per il Black Lives Matter in occasione della partita contro il Galles non è un problema perché - dice - noi non imponiamo nulla, noi lasceremo liberi i nostri ragazzi". E poi:. "Chi conosce la Figc - ha aggiunto Gravina alla conferenza stampa di chiusura di Casa Azzurri - sa che noi poniamo in essere ogni attività contro ogni forma di razzismo. Questo non può essere frutto di imposizione, ognuno assume le sue convinzioni attraverso le sue sensibilità più o meno tangibili. Con i ragazzi ne avevamo parlato, sapevamo che il Galles lo avrebbe fatto ed era previsto nel protocollo pre gara. I ragazzi sono stati liberi, qualcuno si è inginocchiato e altri hanno applaudito come i tifosi". Belotti, Pessina, Bernardeschi, Toloi, Chiesa, Emerson. Sono i sei giocatori della Nazionale che a pochi secondi dal fischio d'inizio di Italia-Galles si sono inginocchiati nel "segno" di Black Lives Matter, il movimento nato negli Stati Uniti e poi diventato mondiale, impegnato tutti i giorni nella lotta contro il razzismo. Per gli azzurri è la prima volta in questo Europeo, mentre i gallesi (che lo avevano già fatto nelle due precedenti partite) si sono inginocchiati tutti e undici.