Luca Palamara e Paolo Ielo fanno “pace”. La riconciliazione è avvenuta ieri, a Perugia, dove l’ex presidente dell’Anm ha “rettificato” il contenuto del suo libro, “Il Sistema”, ottenendo la revoca della costituzione di parte civile da parte del procuratore aggiunto di Roma. In aula, nel corso dell’udienza preliminare del processo che lo vede imputato assieme all’ex pm di Roma Stefano Rocco Fava, Palamara ha depositato un documento, spiegando di non aver «mai voluto mettere in discussione la professionalità di Paolo Ielo» che, ha spiegato, n «da sempre stima come magistrato capace e di alta professionalità anche con riferimento alla vicenda Consip».

Il riferimento è, dunque, a quanto contenuto nel suo libro, in relazione alla nomina di Ielo a procuratore aggiunto a Roma. «Riguardo all’incontro avvenuto a piazzale Clodio, nessuna richiesta è pervenuta da Ielo, al contrario Palamara in quella circostanza ha fatto riferimento alla possibilità che Ielo concorresse come procuratore aggiunto per la procura di Firenze, con un invito a meglio sviluppare la propria carriera al di fuori di Roma. Consiglio dettato dalla necessità per Palamara di tener presente le logiche di corrente cui Ielo era estraneo e non dalla messa in discussione dei titoli indiscutibilmente vantati da quest’ultimo tanto è vero che al Csm si è speso nel sul gruppo di appartenenza per la sua nomina», si legge ancora.

«Anche per quanto riguarda la cena, che nei ricordi di Palamara, è avvenuta prima della nomina di Ielo si intende precisare che il racconto descritto nel libro è riferito al rapporto intercorrente tra Palamara e Pignatone, con il quale in plurime occasioni era stato affrontato il tema degli aggiunti a Roma e della migliore organizzazione dell’ufficio. In questi casi non era presente Ielo», precisa Palamara.

Inoltre, per quanto riguarda il procedimento penale che vede imputato Palamara per rivelazione del segreto d’ufficio, «dopo attenta lettura degli atti del procedimento - si legge nel documento depositato dall’ex consigliere del Csm - precisa di essere stato male informato in relazione alla doverosa trasmissione degli atti da parte di Ielo nella sua qualità di procuratore aggiunto alla procura di Perugia nonché in merito alla gestione del fascicolo di indagine da parte del medesimo procuratore aggiunto e alla precedente astensione di Ielo e alla corretta cronologia degli incarichi ricevuti dall’avvocato Ielo».

«Tali circostanze unitamente allo stress emozionale della sottoposizione a procedimento penale presso la procura di Perugia - prosegue il documento hanno portato Palamara ad esprimere sul conto di Ielo espressioni verbali profondamente sbagliate e che peraltro stridono con la correttezza dei rapporti che all’interno della procura di Roma ha da sempre caratterizzato le relazioni tra i due». Palamara si è anche impegnato a introdurre queste precisazioni nella prossima edizione del libro ’ Il Sistema”. Ielo ha anche manifestato l’intenzione di rimettere la querela presentata per diffamazione nei mesi scorsi a Padova in relazione ad alcuni passaggi riportati nel libro.