"L'aggravamento della situazione sanitaria e la conseguente necessità di ridurre, quanto più possibile, le occasioni di diffusione del virus impongono il rinvio delle prove scritte degli esami d'avvocato, programmate per il 15-16-17 dicembre. Mi dispiace dover dare questa comunicazione ai tanti aspiranti avvocati che si apprestano ad affrontare questa importante tappa della loro vita professionale". Ad annunciarlo in un post su Facebook è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "La decisione ha richiesto il tempo necessario per vagliare e confrontare tutte le possibili soluzioni - spiega il ministro - compresa quella di una maggiore "parcellizzazione" degli esami su tutto il territorio, che permettessero di evitare lo slittamento: tuttavia, di fronte all'evoluzione del quadro epidemiologico, il rinvio rappresenta purtroppo una scelta obbligata supportata anche dal ministero della Salute". Si tratta, chiarisce ancora Bonafede, "di una decisione in linea con il nuovo Dpcm, che ha previsto la sospensione e il rinvio dei concorsi pubblici e degli esami di abilitazione alle professioni fino al 3 dicembre. Chiaramente, le esigenze logistiche e organizzative non consentono di attendere oltre, anche per venire incontro alle esigenze di programmazione di chi deve sostenere l'esame". "Per cercare di ridurre i tempi della procedura, il ministero, confrontandosi con gli altri interlocutori coinvolti, sta già lavorando a tutte le soluzioni organizzative che possano consentire di accelerare la correzione delle prove scritte e diminuire quanto più possibile gli effetti di questo rinvio - assicura Bonafede - A breve indicheremo la nuova data dell'esame: al momento, sembra ragionevole ipotizzare che la prova si possa tenere nella primavera del 2021. Per coloro che hanno superato gli scritti svolti nel 2019, invece, le prove orali proseguiranno perché è possibile, al momento, implementare modalità che garantiscano la sicurezza e la salute dei candidati e dei membri delle commissioni".