"Stupisce che venga proprio da una associazione di avvocati la richiesta di censurare la libera manifestazione del pensiero". Parole dure, parole scritte direttamente dal Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura e indirizzate al  presidente dei penalisti milanesi, Andrea Soliani, primo firmatario della lettara con cui la stessa camera penale chiedeva ai massimi vertici del Csm, a partire dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, di cancellare l'invito di Piercamillo Davigo all'inaugurazione dell'anno giudiziario del distretto di Milano. "La richiesta di revocare la designazione del consigliere Davigo a rappresentare il Csm allinaugurazione dellanno giudiziario nel distretto di Milano è irricevibile - scrive il Csm -  sia peri suoi contenuti, volti a sanzionare la libera manifestazione del pensiero, sia perché irrispettosa delle prerogative di un organo istituzionale».