«CasaPound va sciolta, tutte le organizzazioni fasciste vanno vietate. Bisogna applicare le leggi e riempire i tanti vuoti della nostra Costituzione». Ad affermarlo, in una nota, è don Luigi Ciotti, presidente Libera e Gruppo Abele Nella Costituzione, afferma don Ciotti, «troviamo le istruzioni necessarie per costruire una società di diritti, lavoro e dignità. Nella Costituzione ci sono le istruzioni per archiviare una volta per sempre i fascismi, i nazismi, le violenze e le ingiustizie. Ottant'anni fa sono state promulgate anche le leggi razziali. Una pagina vergognosa della nostra storia, ma la vergogna - per impudenza o ignoranza o memoria corta - tende oggi a scomparire». La rinascita dei fascismi e dei razzismi è un rischio reale, mette in guardia il fondatore di Libera, «non un fatto di folclore o di nostalgia malata. Il fascismo che riemerge è anch'esso sintomo di una democrazia malata e di una politica che non serve più il bene comune.  Sorge anche dalla paura, dall'inquietudine, dalla povertà materiale e culturale. Perché quando dominano le disuguaglianze - e le logiche economiche incombono sulle teste e sulle vite delle persone - hanno gioco facile le demagogie, proliferano le semplificazioni, le etichette, le falsità». Il "no" a fascismi e razzismi, conclude dunque, «deve allora associarsi all'impegno a costruire contesti sociali dove l'inclusione e la condivisione di diritti e doveri, non siano solo enunciate ma praticate ed effettivamente garantite. Perché oggi il processo di liberazione in Italia non è terminato. Perché un paese soggiogato dalle mafie, dalla corruzione  e dai sentimenti fascisti non è un paese libero».