I senatori repubblicani hanno interrotto la lettura nell'aula del Senato Usa di una lettera risalente a trent'anni fa della vedova di Martin Luther King. È avvenuto durante il dibattito sulla nomina di Jeff Sessions, designato dal presidente Usa, Donald Trump, come nuovo segretario alla Giustizia. La senatrice del Massachusetts, Elizabeth Warren, aveva iniziato a leggere il testo in cui Coretta King, vedova del reverendo anti-segregazionista ucciso nel 1968 a Memphis, chiedeva di bocciare la candidatura di Sessions come giudice federale, poichè a quell'epoca come procuratore aveva cercato di escludere dal voto alcuni elettori di colore in Alabama.   [caption id="attachment_33889" align="alignnone" width="540"] Coretta Scott King, wife of Dr. Martin Luther King Jr. reviews the civil rights struggle at a news conference prior to a Freedom concert in Trenton, New Jersey, Oct. 14, 1965. (AP Photo) Coretta Scott King[/caption]   Il capogruppo repubblicano in Senato, Mitch McConnell, ha subito chiesto di mettere ai voti di non lasciar proseguire la Warren, perchè la lettura del testo avrebbe rotto la prassi che vieta critiche dirette ai colleghi in aula, essendo Sessions un senatore dell'Alabama. La decisione è passata con 49 voti a favore e 43 contrari. La senatrice non si è persa d'animo e ha letto il testo di Coretta King in un video postato su Facebook, che ha ottenuto consensi tra i democratici e anche dalla figlia di Martin e Coretta, Bernice King. La senatrice democratica non potrà più prendere la parola in aula fino al termine del confronto sulla nomina di Sessions a nuovo Attorney General.