Avete presente il terribile massacro di Bowling Green del 2011? No vero? Non preoccupatevi, non siete degli ignoranti o dei distratti: sette anni fa nella cittadina del Kentucky non c'è stata nessuna strage, nessun attacco terrorista. Eppure i "fatti" di Bowling Green sono stati evocati da Kellyanne Conway per giustificare il decreto antimmigrazione di Donald Trump. Intervistata dalla rete Msnbc, la consigliera del presidente ed ex direttrice della sua campagna elettorale ha impunemente parlato dell'immaginario massacro e del pericolo rappresentato dall'entrata nel suolo americano di immigrati msusulmani.

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Nel 2011 in quella sperduta località vennero in effetti arrestati dal Fbi due cittadini iracheni Waad Ramadan Alwan, e Mohanad Shareef Hammadi, con l'accusa di preparare un attacco contro i soldati Usa in Iraq e non sul territorio americano. E il fatto di cronaca più grave di quell'anno nella cittadina fu l'omicidio di una donna incinta da parte di un'altra donna, un fattaccio di cronaca nera insomma. Non è la prima volta che questa artista della post-verità si prodiga nelle sue immaginifiche valutazioni: lo scorso 22 gennaio spiegò alla Nbc che la cerimonia di insediamento di Trump è stata la più affollata nella storia statunitense. Le riprese dall'elicottero hanno poi smentito la sua agiografica versione, ma ormai il messaggio era passato.