Ilaria Salis entra in aula con le manette ai polsi e le catene ai piedi. A riprendere il suo ingresso ci sono anche diversi parlamentari italiani che sono giunti appositamente in Ungheria per partecipare all'udienza nella quale il tribunale di Budapest era chiamato a decidere sulla concessione degli arresti domiciliari per l'insegnante italiana accusata di aver aggredito due neonazisti. I giudici hanno negato l'uscita dal carcere.