Seppure a voto segreto, seppure a stretta minoranza, seppure senza fracassi, stavolta il Senato della Repubblica ha detto ai pubblici ministeri: «vostre eccellenze, ci spiace ma non è consentito intercettare il capo del governo, né il leader dell’opposizione, e neppure un qualunque parlamentare, perché così dice la Costituzione; e non è consentito neppure spiare lke cittadine e i cittadini italiani, o anche stranieri, dal buco della serratura, per scoprire i loro comportamenti sessuali ed eventualmente sputtanarli, oppure processarli alla maniera islamista; e non vi autoirizziamo a urtilizzare queste intercettazioni ingiustificate, e per di più molto costose, che voi avete fatto per picconare la politica e in particolare uno dei suoi massimi esponenti».E così le intercettazioni contro Berlusconi, per il processo Ruby-ter, sono andate a farsi benedire, e probabilmente andrà anche a farsi benedire il processo Ruby-ter e cioè il terzo processo tentato contro Silvio Berlusconi accusato di libertinismo dalla Procura di Milano.Chissà quanto hanno speso i magistrati per cercare di incastrare Berlusconi con le intercettazioni. Ieri in un articolo molto documentato del nostro Damiano Aliprandi, su questo giornale, abbiamo illustrato le spese pazze a carico dell’erario per intercettare mezzo mondo. Voi sapete che non esiste nessun altro paese, nel globo intero, che intercetta quanto gli italiani. Forse neppure nella Germania di Honecker (quella del film “La vita degli altri”) si intercettava così tanto. E voi sapete però che, in Italia (così come nella Germania di Honecker...) nessun governo e nessun partito politico, sin qui, ha osato mettere mano a questa follia. I pochi che hanno proposto un ridimensionamento delle intercettazioni, e della violazione dello Stato di diritto che esse comportano, sono sempre stati bollati come complici della criminalità e, più o meno, mafiosi. La politica si è sempre mostrata terrorizzata, di fronte a questo argomento, terrorizzata dall’aggressività della parte più “vistosa” della magistratura. E ha chinato la testa, come una pecorella.Magari questo voto del Senato (seppur coperto dal velo della segretezza che ha aiutato qualche senatore ragionevole ma non proprio cuor di leone) potrebbe dare un po’ di coraggio ai nostri parlamentari. Speriamo che sia così.