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Pare che il presidente dell'Anm Piercamillo Davigo abbia intrapreso un tour per l'Italia, nel quale spiega ai ragazzi e diffonde nei circoli culturali la sua illuminata visione dei mali della giustizia.In trasferta in Puglia non ha trovato di meglio che affibbiare agli avvocati la responsabilità della durata dei processi, perché sarebbero troppi e non farebbero gli interessi della giustizia.Dopo la politica corrotta, dunque, Davigo ha individuato altri soggetti con cui prendersela con banalità manichee (noi siamo bravi e tutti gli altri cattivi), che però danno chiaro il senso del pensiero e della volontà della magistratura associata di alzare il livello del scontro nel nostro Paese e di rivolgersi all'opinione pubblica per guadagnare consenso, come fosse un partito politico che lo aveva perso.Al neo presidente dell'Anm raccomandiamo di leggere meglio i dati sulle prescrizioni: il 70 per cento maturano nella fase delle indagini e dunque, non per colpa della avvocatura che, se dovesse rispondere con altrettante banalità, darebbe la colpa di questo ai magistrati.Piuttosto se proprio vuole insegnare qualcosa ai ragazzi e divulgare dati veri, si soffermi sul numero dei fuori ruolo e, perché no, spieghi anche cosa è la presunzione di innocenza.Forse un ripasso in vista della lezione non sarebbe male.