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Roma, 29 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Gli energy manager interni all’azienda certificati sono il 21% del totale interni (stabile rispetto allo scorso anno), di contro gli energy manager consulenti esterni e certificati sono il 71%, in aumento di due punti rispetto al 2020. E' quanto emerge dal Rapporto Fire (Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia), presentato oggi durante il webinar dedicato, che la Federazione stila ogni anno con l’obiettivo di fornire un quadro statistico dettagliato delle nomine degli energy manager pervenute. In merito al livello di istruzione degli energy manager nominati, emerge come nel 2021 circa l’80% degli energy manager nominati possieda una laurea di tipo tecnico (ingegneria); nella quasi totalità dei restanti casi si tratta di figure diplomate in materie tecniche. Inoltre, i soggetti che hanno nominato un energy manager, e che al contempo sono in possesso della certificazione ISO 50001 per il loro sistema di gestione dell’energia, risultano essere 321, circa l’8% in più rispetto allo scorso anno. Il trend di continuo aumento negli anni, spesso anche in doppia cifra da un anno all’altro, è uno dei segnali più confortanti in ottica di ampliamento del raggio di azione dell’energy manager. Su questo tema si segnala, tra l’altro, lo studio realizzato nel 2021 da Fire in collaborazione con Cei e Cti in merito ai sistemi di gestione dell’energia in Italia.