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Si è aperto ieri a Rimini il quinto Open day dell’Unione delle Camere penali. «Dall’articolo 111 Costituzione al diritto penale “no limits”: l’avvocato penalista nell’epoca del populismo», il titolo scelto quest’anno.
L’evento, come ricordato dal presidente dell’Ucpi, l’avvocato Giandomenico Caiazza, «è ormai un momento irrinunciabile d’incontro con i giovani colleghi». Solo loro, infatti, i protagonisti della manifestazione nata da un’idea dell’avvocata Anna Chiusano, già componente della Giunta dell’Ucpi.
«Vogliamo trasmettere i valori dell’Unione delle Camere penali ed avvicinare i giovani avvocati a questi valori», ha sottolineato Anna Chiusano. L’incontro di quest’anno cade in momento particolarmente difficile per il sistema giustizia, con la resa dei conti fra le correnti della magistratura sulla nomina del nuovo procuratore di Roma.
«Abbiamo raccolto le firme per la separazione delle carriere e per la riforma costituzionale del Consiglio superiore della magistratura ricorda Chiusano che è anche vice presidente del Comitato promotore per la separazione delle carriere. «Dobbiamo criticare – ha aggiunto - le correnti della magistratura.
Questa è un’occasione irripetibile». Fra le novità di quest'anno, la consegna del premio “Informazione giudiziaria” al giornalista o alla testata che si è distinta per correttezza e completezza dell'informazione nel rispetto della dignità delle persone e del principio costituzionale di non colpevolazza. Il premio è andato, alla memoria, a Massimo Bordin, indimenticato direttore di Radio Radicale e conduttore della seguitissima rassegna stampa.
A seguire ieri il dibattito su «populismo penale e la responsabilità dell’informazione», moderato dall’avvocato Giorgio Varano, responsabile della comunicazione dell’Ucpi, Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale, Alessandro Barbano, responsabilie Osservatorio informazione giudiziaria Ucpi, Francesco Petrelli, già segretario Ucpi e il professore dell’Adriano Zamperini, docente di psicologia della violenza all’Università di Pavia. Per oggi sono in calendario diversi work shop tematici, la presentazione del “Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo” e la tavola rotonda sul lavoro in carcere. Al termine, le conclusioni di Giandomenico Caiazza.